Roma, giovedì 14 ottobre 2021
Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres.te Bernardo PETRALIA
ROMA
E per conoscenza;
Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida Del Grosso
ROMA
Al Consiglio di Amministrazione
dell’Ente Assistenza
ROMA
OGGETTO: Green pass-personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Preg.mo Presidente,
come è noto, il decreto-legge n. 127 del 21 settembre 2021, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale, cambierà dalla giornata di domani 15 ottobre e fino al 31 dicembre
2021, la vita di tutti i lavoratori del settore pubblico e privato che dovranno dotarsi
del green pass, tra questi c’è anche il Corpo di Polizia Penitenziaria che, con
una alta percentuale di personale non ancora vaccinato a vario titolo, rischia di
mettere in serio pericolo la sicurezza degli Istituti penitenziari di tutta Italia.
Fermo restando il nostro invito a tutto il personale di sottoporsi alla vaccinazione
che, indubbiamente, sta consentendo al paese di uscire dal Loop pandemico,
siamo con la presente a chiederle di valutare, quantomeno, di fornire gratuitamente
in sede a tutto il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che ne
faccia richiesta il tampone antigenico garantendo una maggior presenza
nell’attività di servizio istituzionale, in subordine, di valutare la fattibilità che il
costo del tampone venga assorbito fino al 31 dicembre 2021 dai fondi dell’ente
assistenza, il tutto per poter garantire idonei livelli di sicurezza all’interno degli
istituti di pena, evitando eventuali disordini che potrebbero generarsi con la mancanza di molti operatori penitenziari che, inevitabilmente, andranno a generare percezione di perdita della sicurezza da parte dello Stato.
E’ lapalissiano che l’effetto di questo decreto per la vita dei lavoratori della
Polizia Penitenziaria, potrebbe essere piuttosto pesante, nel caso in cui il lavoratore
“comunichi di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o
qualora risulti privo della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo
di lavoro”, la sanzione è connessa all’istituto dell’assenza ingiustificata, dunque
“per i giorni di assenza ingiustificata, non sono dovuti la retribuzione né altro
compenso o emolumento”, tuttavia “senza conseguenze disciplinari e con diritto
alla conservazione del rapporto di lavoro” (art. 1, co. 6 e art. 3 co. 6 del decreto).
La ratio di queste norme è quella, come scritto ormai in tutti i decreti finora
emanati, di “prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2”, limitatamente
alla durata dello stato di emergenza che, al momento, termina il 31 dicembre
2021.
In attesa di un suo cortese quanto celere riscontro le ricordiamo che, ad oggi
il personale del Corpo non ancora vaccinato è di circa 12.500 agenti, da sottrarre
ad una pianta organica già gravemente depauperata dai tagli applicata dalla
legge Madia del 2017.
Distinti Saluti.
Il Coordinamento Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI – Mirko MANNA