MIC – Comunicato su esito confronto sui passaggi orizzontali e allegato

13 Ottobre 2021

Comunicato

Oggi si è tenuta un’attesa riunione del tavolo nazionale sui passaggi orizzontali. Riunione preceduta dall’invio delle famose tabelle in esito alla ricognizione che la stessa amministrazione ha svolto dopo la riunione del luglio scorso. Tabelle contenenti i numeri rilevati ma che ancora una volta non ha fornito le risposte che, come parte sindacale, ci attendevamo. Questo perché una parte consistente di uffici periferici non ha fornito riscontri e quindi una serie di situazioni nelle quali si verificano scostamenti di mansioni orizzontali rischia di rimanere nascosta, in altri i numeri in uscita dai profili sono di molto superiori a quelli previsti in entrata nei profili verso cui transitare e/o viceversa. Inoltre appare estremamente difficoltoso verificare le situazioni in atto negli uffici di nuova costituzione ed ancora privi di una dotazione teorica. Insomma una situazione di stallo che certamente non aiuta a risolvere in tempi brevi l’annosa questione degli scostamenti ed una risposta da parte della Direzioni Generali interpellate dalla DG Organizzazione nella quale si verifica la vecchia abitudine di lanciare il sasso e nascondere la mano. Ovvero di moltiplicare gli impieghi in scostamento del personale e poi, nel momento in cui si tratta di riconoscere l’effettività del diritto al passaggio orizzontale, fare marcia indietro per tema di sguarnire gli organici da cui si è pescato a piene mani per impiegare i lavoratori in mansioni diverse da quelle di appartenenza. Questo comportamento non mette in ambasce solo noi, ma anche la controparte che si trova a gestire e coordinare un processo senza poter avere contezza del suo reale impatto. E questo ha comportato inevitabilmente una compressione di numeri tale da mettere in discussione un diritto riconosciuto dal Contratto integrativo.

Per questi motivi noi abbiamo sempre sostenuto che, trattandosi di un diritto individuale, la definizione dei passaggi orizzontali dovrebbe avvenire nel momento in cui il lavoratore ne acquisisce il diritto sulla base dei requisiti previsti dalla norma, fatto salvo il criterio della presenza in organico di una vacanza nel profilo verso cui si transita.

Aver scelto di non percorrere questa strada comporta inevitabilmente la necessità di un accordo sul tavolo nazionale, un accordo la cui complessità è evidente in ragione delle variabili che subentrano nella regolamentazione del diritto e che sono emerse in tutta la loro criticità in questa fase.

Il rischio concreto che noi non possiamo permetterci di correre è di accettare un ridimensionamento dei numeri sulla base di un principio astratto di autotutela dell’amministrazione. Per tale motivo la via negoziale intrapresa, ovvero quella di fare un accordo demandando ad un momento successivo la definizione delle tabelle, si è rivelato infruttuoso. Su questo punto ha convenuto tutto il tavolo sindacale, sia pure con accenti diversi.

Pur registrando l’impasse significativo sui punti sopra elencati, sono emerse dal confronto altre possibili soluzioni, le quali non possono però prescindere dal principio di attualità nello svolgimento di mansioni diverse. Per due ordini di motivi: il primo è che il dirigente responsabile non può negare in alcun modo l’effettività dello scostamento di mansioni ed il secondo è che questo può eliminare le tabelle e, di conseguenza, l’oggettiva compressione dei numeri. Si tratta in sostanza di rivedere l’accordo originario introducendo il criterio dell’attualità nello svolgimento di mansioni diverse, mantenere inalterato il diritto allo scorrimento di graduatoria nel caso di organico di profilo di destinazione pieno e valutare le istanze sulla base dei requisiti previsti dalla norma contrattuale (prevalenza nello svolgimento di mansioni diverse con decorrenza almeno triennale e disponibilità di posto in organico di istituto).

Su questo l’amministrazione si è riservata una pausa di riflessione, presumibilmente di una settimana, che coinvolge anche le scelte della parte sindacale. Per quanto ci riguarda in ogni caso noi vi trasmettiamo le tabelle che ci sono state consegnate pregandovi di fare una verifica puntuale dei numeri ivi contenuti e di trasmetterci le vostre osservazioni, perché al momento le tabelle esistono e dobbiamo essere preparati, nel caso vengano confermate, a presentare le nostre richieste di variazione.

Varie

Vi informiamo che il 19 ottobre avremo un incontro con il Capo di Gabinetto ed il Segretario Generale sui temi connessi alle nuove misure adottate dal Governo in materia di accesso ai luoghi di lavoro e rispetto alla riscrittura dell’accordo sullo smart working, che deve essere modificato nella parte che riguarda il superamento della fase emergenziale e quindi dell’ordinarietà nel ricorso al lavoro agile. Senza buttare via il bambino con l’acqua sporca, ovvero per garantire ai lavoratori la possibilità di mantenere il lavoro agile e non disporre un rientro generalizzato che da noi sarebbe interpretato come un vero e proprio arretramento sul piano strategico delle prospettive di innovazione organizzativa.

Ancora non abbiamo risposte da parte degli organi di controllo ai riscontri ai rilievi che l’amministrazione ha prodotto sull’accordo che riguarda il Fondo risorse decentrate 2021. In questo caso si corre il rischio concreto di non garantire ai lavoratori il pagamento delle quote dovute entro l’anno e questo per noi sarebbe un evento del tutto inaccettabile che ci costringerebbe alla mobilitazione immediata.

Infine ci è stato comunicato che sono in procinto di essere trasmessi alla Commissione nazionale RIPAM, i nominativi che comporranno le sub Commissioni territoriali che dovranno procedere all’effettuazione della prova orale del concorso a 1052 AFAV. Dopo la formalizzazione di questo atto si potrà procedere alla calendarizzazione delle prove stesse.

Su tutto quanto sopra vi terremo puntualmente informati sugli sviluppi.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

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