“Il sistema delle relazioni sindacali che vige nel comparto Sicurezza e Difesa è ormai datato e necessita di un aggiornamento non più rinviabile. Si deve guardare al resto del mondo del pubblico impiego per ampliare le libertà sindacali e la fruibilità dei diritti soggettivi per i lavoratori in divisa, senza mortificare le specificità di questo comparto”. Lo afferma la Fp Cgil al termine della riunione di ieri sul rinnovo del contratto del personale del comparto Sicurezza e Difesa.
“Dobbiamo rafforzare – prosegue il sindacato – il valore della contrattazione su temi che impattano direttamente sul rapporto di lavoro dei poliziotti, come l’organizzazione del lavoro, la mobilità e il ricorso al lavoro straordinario. Inoltre, bisogna assumere il sistema delle relazioni sindacali come uno strumento utile a migliorare la qualità dei servizi attraverso il miglioramento del benessere organizzativo e la soddisfazione dei lavoratori. Per questo l’informazione non può continuare a essere vissuta dalle amministrazioni come un adempimento burocratico ma come il primo concreto riconoscimento del ruolo dei sindacati per migliorare anche le amministrazioni stesse. Vanno definiti perciò tempi e modalità certi del primo elemento dì relazione che deve pure andare oltre le materie di confronto e contrattazione”.
Infine, aggiunge, “abbiamo chiesto che il sistema di rilevazione della rappresentatività sia rinnovato evitando le degenerazioni che si sono registrate in questi anni. Per fare questo bisogna consentire anche ai poliziotti di votare le proprie rappresentanze sindacali unitarie. Al termine della riunione, visto che abbiamo inviato le nostre piattaforme da tempo e che oggi le abbiamo esplicitate anche su questo tema, abbiamo chiesto alla parte pubblica di fare sintesi e produrre un testo su cui confrontarsi”, conclude la Fp Cgil.