Roma, 4 maggio 2009
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
On. Giulio Tremonti
Al Sottosegretario del Ministero dell’Economia e
delle Finanze
On. Alberto Giorgetti
Al Capo del IV Dipartimento del Ministero
dell’Economia e delle Finanze
Dr.ssa Giuseppina Baffi
Oggetto: Richiesta incontro. D.L. 28-4-09 n. 39: Revisione articolazione periferica del
Ministero dell’economia e delle finanze.
Con il decreto legge n.39/2009 sono state varate misure a sostegno della popolazione abruzzese colpita dagli eventi sismici.
All’interno del decreto legge, a nostro parere impropriamente, trova posto l’articolo 12 con la previsione di un intervento sull’assetto periferico degli uffici del Ministero dell’economia e delle finanze.
Contrariamente agli impegni assunti dal Sottosegretario On.le Giorgetti nel mese di febbraio 2009 in occasione dell’incontro con le OO.SS., nel decreto legge si trova:
‐ una previsione di unilateralità nell’individuazione delle sedi interessate alla chiusura;
‐ una temporalità, trenta giorni dal 28 aprile 2009, inadeguata ad una corretta analisi dell’impatto sia per il personale che per l’esecuzione delle funzioni;
‐ una procedura per il trasferimento ad altre amministrazioni che con il principio della selettività non contempla alcuna garanzia occupazionale per il personale rimanente.
Per quanto sopra, vista l’urgenza e nel rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione, sollecitiamo al Ministro Tremonti ed al Sottosegretario On. le Giorgetti l’apertura immediata di un confronto sul riassetto degli Uffici periferici del Ministero dell’economia e delle finanze.
Tanto premesso ed in attesa di convocazione chiediamo che in sede di conversione del decreto legge in parola sia soppresso il comma 2 dell’articolo 12, fra l’altro ritenendo la questione non ascrivibile alla categoria dell’urgenza quale è il merito del decreto legge.
Come già dichiarato nel corso dell’incontro di febbraio 2009 con l’On.le Giorgetti consideriamo sbagliato il progetto di riduzione degli uffici periferici del MEF per le tante motivazioni esposte anche in passato, in ogni caso ed a nostro avviso una procedura di riassetto di tale portata:
‐ non può escludere il confronto con le organizzazioni sindacali;
‐ deve prevedere una tempistica più ampia, rispetto ai trenta giorni previsti nel decreto, tale da consentire una organica previsione di ricollocazione del personale ed attribuzione di competenze;
‐ deve prevedere una puntuale elencazione delle Amministrazioni riceventi anche in termini di disponibilità di posti;
‐ deve contenere la garanzia occupazionale nel medesimo ambito territoriale dell’ufficio interessato alla chiusura;
‐ deve prevedere una procedura volontaria di indicazione dell’amministrazione di destinazione, regolando solo i casi in cui nell’amministrazione ricevente i posti disponibili fossero inferiori alle richieste;
‐ deve prevedere la tutela dei trattamenti economici maturati, sia collettivi che individuali.
In attesa di urgente convocazione, si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil Il Responsabile del Comparto Funzioni Centrali
M.E.F. Fp Cgil Nazionale
Daniele Nola Vincenzo Di Biasi