UNA PAGINA NERA E’ STATA SCRITTA ALLA CORTE DEI CONTI
Il 30 agosto u.s., a seguito della convocazione per la sottoscrizione del FRD 2019 e contrattazione dell’ipotesi di accordo FRD 2020, l’Amministrazione ha riproposto l’accordo del FRD 2019, SENZA APPORTARE NESSUNA MODIFICA ALL’IMPORTO DELLA INDENNITÀ DI “PREPOSIZIONE”.
Negli incontri precedenti, TUTTE LE SIGLE SINDACALI, nel formulare proposte di modifica, hanno SEMPRE contestato e manifestato il proposito di non sottoscrivere l’ipotesi di accordo del FRD 2019, così come formulata dall’Amministrazione.
L’Amministrazione come risposta ha provveduto ad emanare ufficialmente IN DATA 28 GIUGNO 2021, un “ATTO UNILATERALE”, ADOZIONE SENZA PRECEDENTI NELL’INTERO COMPARTO DELLE FUNZIONI CENTRALI, EVENTO CHE PREVEDE CHE IL TESTO SIA SOTTOPOSTO AL PARERE DI UN ORGANISMO PARITETICO, CHE A TUTT’OGGI NON RISULTA ANCORA COSTITUITO.
La FP CGIL, unitariamente ad altre Organizzazioni Sindacali, in data 16 luglio 2021, aveva inviato una lettera al Presidente, affinché non si creasse una tale disparità di trattamento rispetto all’accordo sottoscritto nel 2018 (da € 1.930 a € 4.500), FORMULANDO PROPOSTE ALTERNATIVE, FATTIBILI E PRATICABILI.
Nonostante il Presidente dell’Istituto, in risposta alla nostra nota, abbia dato mandato al Segretario generale di avviare una eventuale fattibilità di un sistema premiale ai funzionari preposti, L’AMMINISTRAZIONE NON HA PROVVEDUTO A NESSUNA MODIFICA, PROPONENDO ADDIRITTURA DI AUMENTARE L’INDENNITÀ DI PREPOSIZIONE, NELL’IPOTESI DI ACCORDO FRD 2020, A € 5.500!
La FP CGIL ha SEMPRE sostenuto che si potesse liquidare tale indennità, regolata dall’art.63 del Regolamento per l’organizzazione degli uffici amministrativi della Corte dei conti, CON I FONDI DEL BILANCIO DELL’ISTITUTO.
Il 30 agosto scorso, dopo la contestazione delle gravi conseguenze nell’emanare l’atto unilaterale, UNA SOLA ORGANIZZAZIONE SINDACALE ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo,
nonostante la stessa si fosse sempre espressa nelle sedute precedenti di contrattazione negativamente sull’aumento spropositato dell’indennità ed affermando sempre la necessità di una diminuzione dell’importo, ma in questo caso, ha dichiarato, a sua giustificazione, che la sottoscrizione era per il “bene comune di tutti”.
“Il bene comune di tutti” (o di qualcuno interessato personalmente) riguarda SOLO 87 PERSONE che per il 2019 andranno a beneficiare complessivamente anche oltre € 7.000, A FRONTE DI UNA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL PERSONALE CHE BENEFICIERA’ SOLO POCO DI PIU’ DI € 1.700! E NEL FONDO 2020 LA DISPARITÀ SARÀ ANCHE MAGGIORE!
Conseguenza della sottoscrizione dell’accordo DI UNA SOLA SIGLA SINDACALE, è l’aver risolto “il cul de sac” nel quale si era cacciata l’Amministrazione con l’Atto Unilaterale, ma anche una dimostrazione della mancata coerenza da parte della sigla sottoscrittrice, nonché sminuire il ruolo contrattuale del Sindacato.
PERTANTO, COERENTEMENTE, LA FP CGIL NON HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO FRD 2019 RIBADENDO CHE:
1) l’indennità di preposizione si pagasse con il bilancio dell’Istituto, liberando così ulteriori risorse da redistribuire al restante personale;
2) lo stanziamento complessivo per la Performance Individuale non deve essere superiore a quello della Performance Organizzativa;
3) è vergognoso che vengano espunte dalla Performance Organizzativa ed Individuale le assenze per INFORTUNIO SUL LAVORO.
LA NOSTRA E’ UNA BATTAGLIA DI EQUITA’, IN LINEA CON LE NOSTRE PROPOSTE, PER IL BENE PROFESSIONALE ED ECONOMICO DI TUTTO IL PERSONALE, CHE COERENTEMENTE PROSEGUIREMO ANCHE PER IL FRD 2020, NONCHE’ SU TUTTE LE ALTRE TEMATICHE CONTRATTUALI CHE RIGUARDANO I LAVORATORI COME LE PEO 2021 E I SUSSIDI 2020.
Roma, 2 settembre 2020
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco