Carceri: Fp Cgil a Morrone, riconoscere dignità a intero sistema Giustizia

26 Agosto 2021

 “Apprezziamo l’attenzione del parlamentare Morrone ai rilievi che abbiamo posto, ma ribadiamo che come Fp Cgil stiamo chiedendo di riconoscere pari dignità a tutte le componenti del sistema giustizia”. Ad affermarlo è la Fp Cgil, in replica alle affermazioni dell’esponente della Lega, Jacopo Morrone, aggiungendo che: “Ad oggi, in particolare sul tema contratti di lavoro, la situazione è la seguente: per il personale di polizia penitenziaria, sia comparto che dirigenza, sono in corso le trattative per il rinnovo contrattuale 2019/2021 con i ministeri della Giustizia e della PA; per il personale del comparto delle Funzioni Centrali, tra questi i ministeriali dell’esecuzione penale, sono in corso le trattative per il rinnovo contrattuale 2019/2021 con l’Aran; per la dirigenza penitenziaria non è attivo alcun tavolo negoziale nonostante una legge del 2005 abbia previsto per questo personale uno specifico contratto collettivo nazionale di lavoro”.

La legge di bilancio 2021, ricorda il sindacato, “ha stanziato risorse per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici con uno stanziamento complessivo utile a riconoscere incrementi medi delle retribuzioni pari al 3,78 per cento. Grazie alla mobilitazione di Cgil Cisl Uil, proclamammo uno sciopero il 9 dicembre scorso per chiedere più sicurezza, più assunzioni e più risorse per tutti i contratti pubblici, è stato possibile avviare le trattative per i rinnovi contrattuali. In alcuni casi, come per tutte le forze di polizia, penitenziaria compresa, sono state trovate ulteriori risorse per poter rinnovare i contratti con incrementi fino al 4,06 per cento, mentre per i dirigenti penitenziari ancora non si vede la convocazione del tavolo di trattativa per il primo Ccnl e, come abbiamo detto ieri, non stiamo chiedendo soldi in più rispetto al 3,78 per cento già previsto per tutto il pubblico impiego dalla legge di bilancio 2021”.

“Morrone sa – osserva la Fp Cgil – che i contratti regolamentano anche la parte normativa non solo economica del rapporto di lavoro ed è quello che continuiamo a chiedere per i dirigenti penitenziari, come stiamo facendo per tutti gli altri, comprese le forze di polizia. Questo solo per favorire una maggiore informazione del parlamentare della Lega, ricordando allo stesso che la Fp Cgil non ha alcuna paternità della proposta di legge di cui parla e che sposterebbe soldi destinati ai poliziotti in favore della dirigenza penitenziaria. Quindi farebbe bene a indirizzare le sue riflessioni in proposito agli autori di quelle proposte. Infine, condividiamo che serve una visione più ampia per fare la riforma della giustizia. Per questo rinnoviamo l’invito, a tutte le forze politiche e di governo, di confrontarsi con i lavoratori e le loro rappresentanze, tutte nessuna esclusa. Se ne avvantaggerebbe il paese intero e chi ancora non vuole capire che nel sistema penitenziario italiano operano, per il raggiungimento dello stesso obiettivo previsto dalla Costituzione, diverse componenti professionali che non possono essere messe in sterile competizione tra loro ma che devono vedere riconosciute e valorizzate le proprie specificità perché vengano utilmente messe a beneficio di tutte e tutti”, conclude.

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