Situazione del personale civile in servizio presso strutture militari temporaneamente inagibili a causa del sisma
PERSOCIV – ROMA
Il recente sisma che ha colpito la provincia dell’Aquila ha prodotto, tra gli altri, ingenti danni alle strutture militari della zona all’interno delle quali prestano servizio, oltre al personale militare, circa 40 unità di dipendenti civili. Stante la dichiarata inagibilità temporanea di tali strutture ed in attesa di trovare una utile ricollocazione a tutti i dipendenti, è giunta notizia a queste OO.SS. nazionali che al solo personale militare è stato riconosciuto un periodo di congedo straordinario pari a gg.45.
Premesso quanto sopra le scriventi OO.SS. chiedono a codesta Direzione Generale di fornire utili chiarimenti circa l’attuale posizione lavorativa rivestita dal personale civile ivi in servizio – congedo straordinario, aspettativa retribuita, ecc. – e di valutare positivamente la possibilità di concedere anche ai dipendenti civili un periodo di congedo straordinario pari a quello riconosciuto al personale militare, anche al fine di consentire loro di essere vicini alle proprie famiglie e di poter soddisfare le prime esigenze susseguenti allo stato di emergenza.
Si chiede, infine, di conoscere la modalità e la tempistica con le quali si pensa di ricollocare in servizio detto personale civile e di venire preventivamente informati sulle decisioni che verranno assunte in tal senso, nonchè di aprire un confronto con le rappresentanze sindacali qualora si decidesse di impiegare temporaneamente detto personale presso altre sedi regionali.
Da ultimo e qualora fattibile, previi accordi con le OO.SS., si prega voler porre in essere ogni necessaria iniziativa affinchè al personale civile possa venire applicata, su base volontaria, la decurtazione di una somma – una tantum e direttamente dalle proprie spettanze mensili – a favore delle popolazioni colpite dal grave evento per la ricostruzione e ristrutturazione degli asili nido e delle scuole elementari, al fine di ripristinare le normali attività educative prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, ovvero per la ricostruzione e ristrutturazione dei centri sanitari delle aree colpite, al fine di garantire nel più breve tempo possibile il ripristino dei normali standard dei servizi socio-sanitari.
Roma, 27 Aprile 2009
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