Min. Giustizia: Comunicato incontro 27 aprile – piante organiche

18 Luglio 2011

Comunicato incontro 27 aprile – piante organiche

 

Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia

Si è svolta ieri la prevista riunione con l’Amministrazione sulle piante organiche provvisorie: l’amministrazione, nonostante avessimo richiesto la documentazione con anticipo, ci ha fornito solo durante la riunione un documento illustrativo di modifica alle piante organiche. Tale documento, che non entra nel merito delle specifiche piante organiche, rappresenta un tentativo fallimentare da parte dell’amministrazione di limitare i danni dei tagli relativi alla legge 133.

Ha inoltre comunicato che è giunta l’autorizzazione della funzione pubblica alla trasformazione dei rapporti di lavoro dei B1 e B2 da part time a full time, nonché l’autorizzazione all’assunzione, dalle graduatorie ancora valide, di 7 esperti informatici, 34 statistici, e 17 cancellieri C1, da individuare dalla graduatoria del concorso di ufficiali giudiziari; inoltre è stata chiesta l’autorizzazione alla funzione pubblica per l’assunzione dei restanti 79 idonei ufficiali giudiziari ancora in graduatoria, da inquadrare come cancellieri C1.

Relativamente all’ultimo punto abbiamo espresso la nostra soddisfazione per le nuove assunzioni, che chiedevamo da tempo, ma abbiamo chiesto all’amministrazione di evitare situazioni spiacevoli come quelle dello scorso anno in cui idonei in graduatoria in Sardegna sono stati mandati in Calabria nonostante la presenza di idonei nella graduatoria calabrese; abbiamo inoltre chiesto di evitare sperequazioni con gli idonei che hanno preso servizio negli anni passati, in modo che non risulti che chi è più basso in graduatoria abbia maggiori possibilità di scelta di chi è stato immesso in servizio negli scorsi anni.

Per quanto concerne le piante organiche abbiamo rilevato che l’operazione è del tutto teorica, non serve a limitare i danni gravissimi della legge 133 e non tiene conto, per espressa ammissione dell’Amministrazione, dei posti da assegnare agli ex lsu stabilizzati, ai lavoratori b1 e b2 che trasformano il rapporto in full time, né degli interpelli non ancora eseguiti.
A detta dell’amministrazione, con queste piante organiche, molti lavoratori tra i succitati, in alcune città si troverebbero in soprannumero.

Per quanto ci riguarda, dopo aver stigmatizzato l’operazione in quanto totalmente inutile in vista di piante organiche definitive da redigere con il nuovo C.I., abbiamo comunicato che i lavoratori in questione devono avere garantita la stessa sede a cui sono assegnati o nella quale sono stati trasferiti.

Sui tempi di sblocco dei trasferimenti l’amministrazione, che l’11 febbraio per bocca del Ministro aveva garantito la risoluzione in 3 gg., mentre nell’ultima riunione per bocca del sottosegretario aveva preso l’impegno a risolvere tutto entro il 30 aprile, si è impegnata per l’ennesima volta, dando alcune date imprecise e contrastanti, e ha rinviato la questione a dopo il 20 maggio, data nella quale ci fornirà uno schema dettagliato di piante organiche.

Abbiamo contestato all’amministrazione la totale passività con cui ha accettato dei tagli che porteranno inevitabilmente alla paralisi degli uffici giudiziari nonché al blocco di qualsiasi prospettiva di carriera per il personale.

Su questa questione è emerso da chiare affermazioni che l’Amministrazione non ha alcuna intenzione di rispettare il CCNL e dunque ricomporre i profili professionali tramite la riqualificazione; l’intenzione dell’Amministrazione è quella di fare un nuovo ordinamento professionale dividendo nuovamente le figure professionali che oggi sono a cavallo di due aree, e prevedendo in seguito solo un migliaio di passaggi dalla II alla III area.

Abbiamo ribadito come ciò, oltre a essere una grave violazione contrattuale, troverà la ferma opposizione della FPCGIL e del personale e che si adotteranno tutte le forme di lotta per contrastare tale operazione.

Abbiamo infine chiesto conto all’Amministrazione delle nostre richieste in merito alla violazione del principio del 51% per il fua e alla situazione degli uffici abruzzesi: sulla prima questione il Sottosegretario ha dichiarato di aver mandato l’accordo alla Funzione Pubblica essendo cosciente che non raggiungeva il 51%, con delle motivazioni bizzarre e confuse; ciò a nostro avviso porterà inevitabilmente a ritardi nell’erogazione del Fua, in quanto l’accordo inviato alla Funzione Pubblica non è valido: le responsabilità dell’Amministrazione, anche in questo caso, sono gravissime.

Sulla questione Abruzzo invece il Capo Dipartimento ha dato la sua disponibilità a fare un incontro con le OO.SS nazionali e territoriali suggerendo di effettuare lo stesso nelle prossime settimane direttamente all’Aquila.

In considerazione della gravità delle questioni negative emerse e dell’atteggiamento di chiusura totale a ogni forma di confronto serio dell’Amministrazione crediamo che sia necessaria una grande mobilitazione dei e invitiamo tutti a partecipare alle manifestazioni ed agli incontri programmati per le prossime settimane a cominciare dalla Giornata Nazionale per la Giustizia che si terrà a Roma, presso il Centro Congresso Frentani, Via dei Frentani 4, il prossimo 5 maggio alle ore 14,30.

La coordinatrice Nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 

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