Ulteriori risorse per rispondere alle richieste retributive e previdenziali, insieme all’introduzione di maggiori tutele e diritti. Nel corso del primo tavolo tecnico relativo al rinnovo contrattuale 2019-2021 dei Vigili del Fuoco riunitosi oggi, Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vvf hanno ribadito la centralità dei temi contenuti dalle piattaforme unitarie dei due comparti rappresentati: il personale non dirigente e direttivo e dirigente del comparto dei Vigili del Fuoco e del soccorso pubblico.
“È stato ribadito con forza – affermano le tre sigle sindacali – che occorrono ulteriori e dedicate risorse economiche per le legittime istanze di ordine retributivo e previdenziale e, soprattutto, per non svilire o vanificare l’avvio del processo di armonizzazione in atto. In particolare, per il personale non direttivo e non dirigente, realizzare immediatamente la previdenza complementare e istituire i sei scatti stipendiali necessari all’allineamento alle altre amministrazioni rispetto alla previdenza obbligatoria”.
Inoltre, proseguono, “tutela legale e sanitaria, riconoscimento malattie professionali attraverso l’assicurazione Inail anche per gli infortuni, senza venir meno ad alcun beneficio attuale. Riconoscimento economico al personale dai 7 ai 14 anni, ripristino della maggiorazione dell’indennità di rischio a 22 e 28 anni, adeguamento delle quote legate alle indennità accessorie (notturno, festivo, superfestivo) disciplina dello smart working, defiscalizzazione degli straordinari dovranno essere in degna considerazione dalla Controparte. In particolare, non accetteremo di affrontare alcun accordo se questo prevederà delle disparità di trattamento con il comparto della Sicurezza e Difesa. Sulla parte normativa, non secondaria rispetto a quella economico, abbiamo manifestato la necessità inderogabile di individuare un testo unico a partire dagli Istituti di partecipazione sindacale”, concludono Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vvf.