Al Ministro delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibili
Dott. Enrico Giovannini
Al Capo di Gabinetto
Dott.Alberto Stancanelli
Al Capo della Segreteria del Ministro
Dott. Andrea Tardiola
Al Capo Dipartimento delle Opere Pubbliche e
Risorse Umane e Strumentali
Dott.ssa Ilaria Bramezza
Oggetto: Per quanto ci riguarda, contano solo i fatti.
A nessuno sfugge la necessità di considerare, in questa particolare fase storica del nostro Paese, laddove
il MIMS è chiamato a gestire risorse ingenti del PNRR, che la formazione debba assumere un rilievo
strategico circa gli obiettivi da raggiungere.
Detto altrimenti: investire sulla qualità del personale del MIMS non può essere operazione residuale,
men che meno esercizio di stile. Al di là del dettato normativo e delle disposizioni contrattuali che prevedono la necessità e l’obbligatorietà della formazione, sappiamo bene come essa sia stata quasi sempre più un problema da evadere in termini formali che un’opportunità da cogliere. Abbiamo già denunciato lo stato assolutamente carente di formazione iniziale e di aggiornamento continuo e ricorrente relativo ai lavoratori del MIMS (con particolare riguardo ai RUP chiamati a svolgere compiti da un’Amministrazione che, nella maggior parte dei casi, si limita semplicemente ad affidare gli incarichi scaricando in toto le responsabilità).
Pensiamo che si debba passare dalle parole ai fatti: non basta declamare un’intenzione (Obiettivo Stazione Appaltante Qualificata), bisogna investire in termini economici e professionali.
Per dirla ancora più in esplicito, c’è la necessità che quanto l’Amministrazione afferma sia sostanziato
in termini economici. Senza risorse e senza investimenti sul personale, si corre il rischio che questa sia
l’ennesima occasione persa per il MIMS, per i lavoratori, per il Paese tutto.
La Coordinatrice nazionale MIMS per la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella