Al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Gen. di Corpo d’Armata Pietro Serino
e,p.c.
Al Capo di Gabinetto
Gen. di Divisione Aerea Antonio Conserva
Oggetto: Relazioni sindacali C.M.E. Torino.
Egregio,
siamo nostro malgrado costretti a raggiungerla per porre alla sua cortese attenzione e
valutazione il caso del mancato rispetto del sistema delle relazioni sindacali posto in essere dal
Comando del C.M.E. di Torino nei confronti della FP CGIL e altra O.S..
Il quale, sebbene raggiunto da precipue richieste di incontro e reiterati solleciti su temi e materie
previste dal predetto CCNL, ad oggi – ovvero a distanza di due mesi dalla data di ricezione della prima
lettera, come testimonia la documentazione allegata – non ha ancora convocato le organizzazioni
sindacali, ritenendo di poter affrontare le questioni avanzate dal sindacato con una semplice quanto
evasiva risposta scritta.
Riteniamo non sia questo il modo corretto di interpretare il significato attribuito al sistema delle
relazioni sindacali dal vigente CCNL, che nello specifico prevede come questo invece sia…“lo
strumento per costruire relazioni stabili tra amministrazioni pubbliche e soggetti sindacali, improntate
alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei
rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.
In ragione di quanto sopra, e considerato che allo stato non si ravvisa nel predetto Comando la
volontà avviare un dialogo con le rappresentanze sindacali territoriali, Le chiediamo cortesemente di far
tenere la sollecita rimozione degli ostacoli che a tutt’oggi si frappongono al corretto esercizio delle
relazioni sindacali tra le parti.
Ciò, anche al fine di evitare che la situazione registrata peggiori ulteriormente, costringendoci a
far ricorso al giudice del lavoro, ex art. 28 legge 20 maggio 1970 n. 300.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
Con viva cordialità
p. la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti