LA NECESSITA’ DI UN NUOVO INIZIO
Si è tenuto oggi quello che dovrebbe essere l’ultimo incontro del tavolo sindacale prima della pausa agostana.
In apertura, il nuovo Direttore dell’INL ha tenuto a presentarsi brevemente alle organizzazioni sindacali, dando la propria disponibilità a un incontro che approfondisca in modo più ampio le diverse problematiche che affliggono questa Amministrazione per poter trovare finalmente delle soluzioni. Condividiamo la metafora usata dal Direttore, che considera l’INL come uno stabile da ricostruire. I mattoni di questo palazzo sono, a nostro parere, anzitutto i suoi dipendenti, troppo spesso bistrattati, poco o nulla valorizzati e per questo molto demotivati. E’ necessario un nuovo inizio che parta dalla valorizzazione del “tesoro” più importante dell’INL: il proprio personale, grazie al quale ogni giorno tra mille difficoltà – alcune insite naturalmente nel lavoro svolto, altre create dalla stessa Amministrazione – vengono resi servizi a lavoratori, organizzazioni sindacali, imprese, consulenti, etc.
Riguardo all’accordo per i benefici assistenziali, dopo nostre richieste abbiamo ricevuto nei giorni scorsi alcuni prospetti che dettagliano la tipologia di spese sussidiate. Continuiamo, peraltro, a non sapere in quali uffici sono collocati i beneficiari e anche questo aspetto potrebbe essere utile da conoscere.
Dagli elementi di conoscenza finora acquisiti è venuto fuori che la logica sottostante è stata di dare un po’ di soldi a tutti quelli che – avendone i requisiti – avevano presentato richiesta. Abbiamo ribadito che una simile logica, meramente “assistenzialistica/paternalistica”, poteva andar bene per il primo accordo sottoscritto, per capire la platea di riferimento, ma che ora – alla luce dei dati ottenuti – è necessario fare un salto di qualità (un nuovo inizio, appunto), considerando che i soldi a disposizione non sono tanti: occorre fare una vera e propria graduatoria degli eventi meritevoli di sussidio, prevedendo anche la possibilità di un rimborso totale di alcuni di questi, ove ne ricorrano le condizioni economiche del richiedente e nell’ambito delle risorse stanziate. Il rischio che intravediamo, altrimenti, è di sussidiare attività che sono già finanziate/sussidiate dallo Stato e che dare un po’ di spiccioli a tutti abbia il sapore di una “mancia” che alla fine non serve realmente a nessuno.
Riguardo alle progressioni orizzontali, l’Amministrazione ha comunicato che è imminente la pubblicazione delle graduatorie e che questa avverrà al più tardi entro la prossima settimana.
Riguardo alle progressioni verticali, ci è stato ribadito che la prova scritta – non svolta per via telematica, ma in modo cartaceo – si terrà il 16 settembre presso le cinque sedi già precedentemente comunicate (le quattro sedi dell’IIL, più la sede di Cagliari). Si terrà dopo pochi giorni la prova orale, così da chiudere l’intera procedura entro il mese di settembre. Nei prossimi giorni verrà emanata una convocazione, in tal senso.
La precisazione importante che l’Amministrazione ha tenuto a fare è che a causa dei problemi telematici che si sono riscontrati nell’ultima selezione quelle che si terranno non saranno nuove prove, ma una ripetizione delle precedenti. Questo, in concreto, vuol dire che saranno ammessi alle prove del 16 settembre solo coloro che le avevano già svolte, mentre non potranno parteciparvi coloro che non si erano presentati, che non avevano fatto domanda o la cui domanda fu respinta.
Sul fronte delle assunzioni, pare ci siano novità positive: a giorni dovrebbe riaprirsi il bando per il concorso del 2019 che dovrebbe portare 691 Ispettori del lavoro e 131 Funzionari area amministrativa giuridico contenzioso, le cui prove dovrebbero poi svolgersi a settembre. Speriamo non ci sia l’ennesimo rinvio e che si sblocchi subito anche il concorso del 2020, che dovrebbe vedere l’ingresso di 264 Funzionari area amministrativa, perché molti uffici sono ormai allo stremo delle forze. Come denunciammo anni fa, la carenza dell’INL non è solo quella di ispettori, che pure è grave, ma anche di personale amministrativo. Bisognerebbe, poi, ragionare con la massima urgenza di assunzioni per informatici e per centinaia di ispettori tecnici.
Nelle more dello svolgimento dei concorsi, si è discusso di aprire la mobilità territoriale al personale. Sul punto, l’Amministrazione ha affermato che ritiene di dover fare una verifica tra i lavoratori, per valutare quanti sarebbero interessati a spostarsi e verso quali sedi; se fossero pochi, si potrebbe subito dar corso alla mobilità. La nostra opinione è che un accertamento simile dovrebbe avvenire in tempi molto rapidi, così che se le manifestazioni di interesse dei lavoratori pervenute fossero tante, si potrebbe immediatamente aprire un tavolo sindacale per chiudere in tempo utile un accordo nazionale sulla mobilità.
Da ultimo, l’Amministrazione ci ha informato che sta per essere inviata una nota agli uffici, relativa al lavoro agile emergenziale, con cui si dispone che – compatibilmente con l’evoluzione del quadro sanitario ed epidemiologico – dal 1° settembre i direttori territoriali possano prevedere almeno due rientri settimanali del personale e dal 1° ottobre almeno tre rientri settimanali. Per i lavoratori fragili, invece, sarà necessaria una nuova verifica da parte del medico competente, che dovrà decidere se il rientro in sede è compatibile.
Posto che, come abbiamo già scritto nel precedente comunicato, la maggior parte del personale degli uffici territoriali già rientra in sede per 2/3 giorni a settimana, ciò che noi riteniamo utile scongiurare è il solito proliferare delle “repubbliche autonome”, con le interpretazioni più varie e disparate delle note emesse dalla Direzione Centrale. Per questo, abbiamo proposto di scrivere la nota prevedendo non solo il numero minimo di giorni di rientro ma anche il massimo, eventualmente individuando anche i relativi Processi e le specifiche attività, così da dare indicazioni omogenee a tutti gli uffici.
Inoltre, abbiamo ricordato come il rientro in sede abbia un impatto sulla salute e sicurezza – materia oggetto di contrattazione – e che per questo si rende necessario convocare preventivamente le organizzazioni sindacali territoriali e le RSU, così da calare le indicazioni di quella nota sulle realtà organizzative e logistiche delle singole sedi.
Roma, 26 luglio 2021
Il coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano