Agenzia delle Entrate: Denuncia della Fp cgil Toscana all’agenzia delle entrate

18 Luglio 2011

Denuncia della Fp cgil Toscana all'agenzia delle entrate

 
 

Coordinamento Regionale Agenzia delle Entrate

Il coordinamento regionale toscano Fp-Cgil dell’Agenzia delle Entrate denuncia il pericoloso rallentamento delle attività di lotta e contrasto all’evasione ed elusione fiscale.

Infatti vengono al pettine i nodi che da mesi tutta la Fp-Cgil nazionale denuncia con insistenza: le modifiche normative apportate dalla L. 133/2008 e il processo di riorganizzazione in atto degli uffici dell’Agenzia delle Entrate limitano fortemente la capacità del Fisco di perseguire i suoi obiettivi istituzionali soprattutto in relazione alle attività di controllo.

I dati di questa prima parte di anno registrano un rallentamento dell’attività di controllo di circa il 50% rispetto ai parametri programmati.

Questa brutta notizia non è una sorpresa: ricordiamo infatti che il Governo ha imposto al Parlamento di approvare delle norme con cui è stata eliminata la tracciabilità dei percorsi finanziari, è stato eliminato l’obbligo per le aziende della tenuta di un conto corrente dedicato, sono state ridotte le sanzioni per i contribuenti inadempienti: l’Agenzia delle Entrate ora ha meno strumenti per contrastare l’evasione fiscale.
Il personale dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, utilizza reti informatiche interne che in queste settimane sono spesso bloccate e intasate, vede sostituite banche dati valide con altre meno efficaci, che non essendo aggiornate alle novità normative dello scorso ottobre, costringono a redigere manualmente gli atti prolungando i tempi di lavorazione.

Da qualche mese è cominciato un processo di riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate con l’attivazione di 106 direzioni provinciali che andranno a sostituire più di 300 uffici locali.

L’obiettivo dichiarato, ovvero quello di creare un unico coordinamento provinciale dell’attività di controllo, che nelle intenzioni dovrebbe rendere il lavoro più efficace, appare come un proposito soprattutto “ideologico” e di fatto smantella i nuclei degli attuali uffici dell’Agenzia delle Entrate che negli ultimi anni avevano lavorato bene e in modo proficuo per la collettività.
La ricerca di nuovi locali per le nuove direzioni provinciali, il probabile spostamento di personale dagli uffici sparsi sul territorio alle direzioni provinciali site nei capoluoghi, i nuovi assetti organizzativi da perfezionare, l’adeguamento delle procedure informatiche, rallenteranno e complicheranno ancora di più lo svolgimento delle attività degli uffici.

Ad andar bene, fino alla fine del 2010 l’Agenzia delle Entrate verrà coinvolta in una riorganizzazione di cui la Fp-Cgil non riesce a vedere l’utilità e che, insieme con le modifiche normative volute dal Governo, rischia di compromettere pesantemente la tenuta del gettito fiscale.
Riteniamo, infine, che con meno risorse a disposizione del bilancio dello Stato, i soliti lavoratori dipendenti e pensionati pagheranno maggiori imposte e saranno garantite meno risorse per affrontare la durissima crisi economica che stiamo vivendo.

Firenze, 7/4/2008

 
 
 
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