TRA COLORO CHE SONO SOSPESI
Incontro interlocutorio, quello di ieri, in attesa di sviluppi. Anzitutto, c’è stata la firma definitiva del CCNI 2020. Come noto, noi non abbiamo sottoscritto il testo per l’ingiusta posizione assunta dall’Amministrazione sulle assenze equiparate. Avrebbero potuto cogliere l’occasione per sanare quella ingiustizia, introducendole, visto che il testo del CCNI era stato parzialmente cambiato dai rilievi degli organi di controllo, ma hanno preferito continuare a perpetrare l’ennesimo danno ai propri dipendenti. Aspettiamo con ansia di vedere il testo della proposta di CCNI 2021, per vedere se davvero sarà innovativo come abbiamo chiesto, o se ci si limiterà ai soliti ritocchi qua e là per far vedere che qualcosa è cambiato.
Si è poi discusso di regolamento per l’attribuzione dell’incarico di responsabile di team e di rivisitazione delle indennità ai titolari di PO. La nostra richiesta all’Amministrazione è stata quella di sospendere la discussione in corso, anche considerando che tra pochissimi giorni scadrà il mandato del Direttore dell’INL.
Sul punto ricordiamo che siamo stati tra i più forti e convinti sostenitori del superamento del precedente sistema di attribuzione degli incarichi di responsabilità e, senza doppi giochi e con la massima chiarezza verso tutti, abbiamo evidenziato sin da subito i limiti delle scelte che l’Amministrazione aveva deciso di intraprendere, pur se alcuni principi importanti sono stati introdotti. Detto in due parole, il nodo da sciogliere è capire se davvero si vogliono i Processi e i teams o no. Se la risposta è sì – come noi chiediamo da anni! – occorre avere il coraggio di inserirli subito sul serio e non solo nominalmente, con formazione a tappeto del personale e inserimento degli opportuni cambiamenti organizzativi stabilendo, ad esempio, cosa debba e non debba fare un Responsabile di Processo e cosa debba e non debba fare un coordinatore di team, superando in modo definitivo vetuste logiche di carattere verticistico. Se invece, anche in questo caso, ci si vuole limitare a qualche cambiamento di facciata, l’esito inevitabile sarà il malcontento generalizzato in tutto il personale, a partire dai Titolari di PO.
Abbiamo poi chiesto aggiornamenti sul tema urgentissimo delle assunzioni e ci è stato risposto che anche il secondo concorso bloccato, pubblicato nel giugno 2020 e relativo a 2.133 posti di cui 264 Funzionari area amministrativa giuridico contenzioso per INL, dovrebbe essere sbloccato. Secondo quanto ci è stato riferito, l’intenzione del Dipartimento della Funzione Pubblica è di riaprire i termini per entrambi i concorsi attualmente bloccati – quello del 2019 e quello del 2020, che porterebbero in totale 691 ispettori del lavoro e 395 Funzionari area amministrativa giuridico contenzioso per complessivi 1.086 posti – entro il mese di maggio e di adottare per entrambi modalità semplificate.
Ribadiamo la nostra richiesta di premere con forza anche per assunzioni straordinarie di ispettori tecnici, perché sul tema della vigilanza su salute e sicurezza sul lavoro INL non può e non deve abdicare alla sua funzione istituzionale.
Infine, riguardo ai buoni pasto l’Amministrazione ha scelto di rinviare, per il momento, vista la situazione di cambiamento del vertice. Vedremo se finalmente si riuscirà a dare questo giusto riconoscimento al personale per tutti gli sforzi finora sostenuti.
Roma, 11 maggio 2021
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano