-C O M U N I C A T O –
Dopo un anno di vuoto pneumatico, il 10 maggio 2021 si è tenuto il terzo incontro on line tra OO.SS. e Amm.ne per discutere le ipotesi di Accordo per l’Art.7 del 2019 e la ripartizione del Fondo Risorse decentrate (ex FUA) 2019 (la prima si tenne il 24 marzo e la seconda il 29 aprile: un incontro al mese …passi da lumaca).
Il dott. Celotto ha detto, relativamente alla nota formale al Ministero dell’Economia e delle Finanze promessa dal Capo di Gabinetto del Ministro Speranza per chiedere il rifinanziamento pluriennale del Fondo delle Risorse decentrate per 6.000.000 di euro, periodo 2021/2026, che ci sarebbero state obiezioni, non meglio chiarite, del Ministero dell’Economia, ma nessun riscontro ufficiale. Su richiesta di queste sigle sindacali, ha detto che chiederà “il permesso” alla parte politica di poter dare una copia della nota alle OO.SS..
Ha poi assicurato che la Direzione del Personale sta mettendo in campo tutte le iniziative tecnico-amministrative (su risparmi di spesa per servizi, risparmi sui buoni pasto 2020, risparmio sul finanziamento degli oneri per i nuovi assunti) per poter cercare di dare un po’ di respiro ad un FDR arrivato allo stremo.
La questione della norma ad hoc è chiaramente misura della inconsistenza dell’azione politica del Ministero, e deve essere presa in mano dal Ministro Speranza in persona, se veramente vuole ottenere risultati nei confronti del Ministro dell’Economia.
A margine il dott. Celotto ha comunicato che il testo del Piano operativo per il lavoro agile -POLA- verrà riproposto recependo alcune osservazioni delle OO.SS. e con i parametri coerenti con il nuovo D.L. proroghe, che dovrebbero attestarsi almeno al 30% dell’accesso al lavoro agile al netto delle condizioni particolari dei lavoratori.
Su esplicita domanda di queste OO.SS. l’Amm.ne si è ricordata che ancora non sono state pagate (dopo 4 anni) le spettanze della Decentrata del FUA 2017 (sarebbe tutto in ordine) e pure del FDR 2018, per il quale ci sarebbero ancora dei documenti tecnici da acquisire dagli Uffici periferici (non è dato a sapersi di quali) e questo ritarderà ancora il pagamento dell’indennità.
Troppi sono i censori per le procedure economiche partendo dall’ufficio IV, passando per la Ragioneria, per il MEF e, non da ultima, dalla Funzione pubblica la quale rilascia sempre più pareri di dubbia interpretazione!
Si è passati poi alla richiesta di sottoscrizione degli accordi FDR e articolo 7 del 2019.
L’Amm.ne ha detto che non vuole rimandare oltre la sottoscrizione di questi due accordi, più di quanto non abbia giù fatto, trattandosi di spettanze del 2019.
Vista le ben poche certezze su un vero impegno per il rifinanziamento del FRD o per l’adeguamento dell’art.7 che altrimenti, anche alla luce degli oneri fiscali, dei mancati aumenti per le nuove posizioni economiche “F” e per le nuove assunzioni avviate fin dal secondo semestre del 2019, Le uniche sigle favorevoli a sottoscrivere gli accordi sono rimaste la USB e la CONFSAL.
La FP CGIL, la CISL FP e la UILPA hanno dovuto ribadire la propria delusione per la mancanza totale di atti e fatti certi dell’Amm.ne, che impediscano a tutti i colleghi, pur inquadrati, nuove e maggiori posizioni economiche dal 2017-2019, di incassare cifre nettamente inferiori a quelle del 2016. Hanno pertanto confermato la loro posizione già espressa 10 giorni fa di NON essere disponibili a sottoscrivere gli ennesimi accordi “a perdere” presentati dall’amministrazione senza atti certi.
Hanno chiesto ancora che gli impegni assunti dal presidente Zaccardi a nome dell’intera Amministrazione siano rispettati.
Ogni volta che c’è una iniziativa per tutelare i diritti dei lavoratori del comparto, i vertici del Ministero della Salute riscontrano problemi, hanno “difficoltà” con gli uffici MEF o con funzione pubblica a tutti i livelli; abbondano i cavilli e le interpretazioni negative, mentre l’Amministrazione, supinamente, si pone in modo dimesso e non pressante.
In altri casi ben noti l’Amm.ne tutta, da lungotevere Ripa a viale Ribotta, ha trovato energie e lumi per ottenere tutto e rapidamente.
Preso atto della situazione che si è venuta a creare in riunione e delle forte critiche e opposizioni di CGIL, CISL e UIL, il dott. Celotto ha preso l’impegno formale a sollecitare i vari collaboratori del Ministro Speranza per organizzare un incontro con il Ministro stesso (mai più incontrato da due anni), al fine di consentire finalmente alle OO.SS. di rappresentare direttamente le proprie ragioni al vertice politico dell’Amministrazione.
VI TERREMO INFORMATI