CCNL del comparto autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri: col cuore oltre l’ostacolo
L’epilogo della riunione odierna relativa al negoziato per il rinnovo del CCNL del comparto della Presidenza del Consiglio dei Ministri purtroppo ancora non fa registrare lo sblocco dello stallo che perdura oramai da quattro mesi anche se dopo l’incontro di oggi si apre uno spiraglio favorevole.
Finora non c’era stata la disponibilità delle tre organizzazioni sindacali autonome a sottoscrivere l’ipotesi d’intesa. Oggi a fronte della conferma della immodificabilità dell’impianto e dei contenuti del testo del 13 gennaio scorso da parte del Presidente dell’Aran, è emersa la disponibilità ad espungere il comma 6 dell’art. 74 relativo all’utilizzo del Fondo Unico della Presidenza al fine di rendere, almeno sul piano testuale, la prossima contrattazione integrativa più libera di valutare il mantenimento o la riformulazione di quanto già determinato negli anni precedenti.
Questo tentativo, finalizzato a far convergere sull’ipotesi di intesa è stato apprezzato anche dalle OO.SS. finora non disponibili alla sottoscrizione, che si sono comunque riservate di far conoscere le proprie determinazioni dopo consultazioni dei propri organismi.
Tutte le organizzazioni e l’Aran hanno convenuto al termine di riconvocarsi nuovamente solo in presenza di comunicazione di ripensamento da parte di tutte o parte delle tre organizzazioni autonome.
Auspichiamo che con il miglioramento condiviso dall’unanimità del tavolo si possa pervenire alla sottoscrizione dell’intesa e dare finalmente esigibilità al diritto delle lavoratrici e dei lavoratori della Presidenza del Consiglio di vedere rinnovato il proprio contratto di lavoro per la vigenza 2016/2018 quando sono ormai già avviate le trattative del rinnovo 2019/2021 per i lavoratori degli altri comparti pubblici.
Fp Cgil Cisl Fp Uil PA