INVALIDITA’ CIVILE: TANTO RUMORE PER NULLA
Ieri si è svolto l’incontro con l’Amministrazione, dopo richiesta sindacale unitaria in merito
alla bozza di messaggio relativa all’accertamento dell’Invalidità Civile.
La FP CGIL, in quanto sindacato confederale, nella sua azione sindacale a tutela dei lavoratori
dell’Istituto naturalmente guarda sempre anche al servizio alla cittadinanza e alla sua qualità,
ed è per questo che da tempo avevamo evidenziato le criticità nel settore dell’Invalidità
Civile. Criticità che partono da lontano e che oggi risultano aggravate anche dall’incidenza
della pandemia. Da oltre 30 anni l’INPS non assume medici e infermieri e si ricorre a
centinaia di medici convenzionati 25 ore a settimana in tutte le strutture. Quando negli anni
passati ci si evidenziava che l’età media del personale medico era la più alta dell’Istituto e noi
chiedevamo con forza di bandire subito concorsi, paventando il rischio di disfunzioni e/o di
esternalizzazioni del servizio, la risposta era il silenzio. Ci si ricorda, ora, di assumere medici e
si ipotizzano anche assunzioni straordinarie: ben vengano, ma sappiamo benissimo che né le
assunzioni, né gli ipotizzati comandi relativi alle figure sanitarie arriveranno domani.
Dalla generica bozza di messaggio – che così come articolata ci appare alquanto punitiva in
modo ingiusto verso tutto il personale dei CML e sembra quasi voler scaricare sui territori
responsabilità che loro non hanno, a nostro parere – si evince che già dal mese di ottobre
2020 sarebbero state attivate iniziative per affrontare le criticità con piani di rientro, ma non
sappiamo se intanto sia mai stato effettuato un monitoraggio della situazione, si sia fatto
altro o se sia questo solo un modo per rispondere alle sollecitazioni, ad esempio del CIV, sul
punto.
Come FP CGIL abbiamo chiesto, ieri, di conoscere quali disposizioni siano state date alle
strutture per analizzare i punti di caduta, che non hanno portato al risultato atteso. Inoltre,
consapevoli che la situazione non è omogenea su tutto il territorio nazionale, contestiamo gli
interventi individuati (ad es. apertura obbligatoria dei CML nella giornata di sabato) come
forma generale e diffusa per tutto il territorio nazionale, e chiediamo di avere i dati per
singola struttura e un coinvolgimento delle OO.SS. sul piano di rientro che si dovrà attuare,
evidenziando le attività da aggredire e gli obiettivi da raggiungere con i relativi step . E’ anche
necessario analizzare le cause di queste criticità che risultano, secondo i dati esposti
dall’Amministrazione, concentrate solo in alcuni territori, molti dei quali operano in CIC
(quindi forse occorre anche un’analisi delle convenzioni con le Regioni). Altro aspetto
importante che non ci sembra sia stato analizzato è la diversità di funzionamento delle
commissioni su accertamento documentale, per esportare le buone pratiche e dare così una
spinta positiva a tutte le istanze giacenti.
Una delle soluzioni ipotizzate è quella di un piano di sussidiarietà come accade per i legali,
coinvolgendo il personale di CML della stessa o di altre Regioni, senza però dirci null’altro.
Naturalmente, le soluzioni immaginate dovranno a nostro parere essere organizzate sulla
base della volontarietà e dell’incentivazione del personale da coinvolgere.
Siamo quindi più che disponibili ad andare avanti, ma in modo organico, aprendo subito un
tavolo di confronto che analizzi le criticità, condivida il piano di rientro e le soluzioni
organizzative adeguate, nel pieno rispetto delle relazioni sindacali, ricordando ancora una
volta che variazioni all’attuale organizzazione del lavoro nelle strutture dei CML possono
richiedere, a nostro parere, anche la revisione dei protocolli di sicurezza.
Restiamo contrari a soluzioni generalizzate, quale specchietto per le allodole per il mondo
esterno all’Istituto, mentre siamo più che disponibili a dare un contributo per affrontare e
risolvere le criticità nell’interesse dei cittadini più deboli a cui occorre garantire servizi,
attraverso un percorso condiviso con le OO.SS.
Roma, 29 aprile 2021
Per i medici FP CGIL INPS Coordinatrice nazionaleFP CGIL INPS Per la FP CGIL Nazionale
Francesco Reali Antonella Trevisani Matteo Ariano