Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
p.c. Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto
Oggetto: Mancato riconoscimento delle tutele sociali dei lavoratori.
Sig. Direttore Generale,
Le scriventi organizzazioni sindacali sono venute a conoscenza di un orientamento generale volto al rigetto della quasi totalità delle istanze di fruizione delle tutele sociali avanzate dal personale assunto a tempo determinato per la durata di 24 mesi. In uno di questi documenti in particolare si legge la seguente motivazione: “la mutabilità degli istituti previsti dal contratto a tempo indeterminato deve essere contemperata con la temporaneità della durata e delle finalità specifiche dell’assunzione a tempo determinato a cui non si applicano gli istituti della mobilità”.
Si deve precisare che, sia gli articoli 54 e 55 del CCNL 2016/2018, che disciplinano il rapporto di lavoro a tempo determinato, che il vigente accordo che disciplina la mobilità del personale giudiziario, non contemplano in alcun modo l’esclusione del lavoratore a tempo determinato dagli istituti della mobilità.
Appare di conseguenza persino superfluo sottolineare, anche alla luce delle sue ripetute affermazioni in materia nel corso del confronto sul tavolo nazionale, la primazia assoluta del diritto del lavoratore rispetto a specifiche tutele sociali previste dalla legge, nei casi di specie l’art. 42 bis D.L.vo 151/2001 e la fruizione di legge 104 per l’assistenza ai congiunti in condizione di riconosciuta gravità), senza alcuna distinzione tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori e tempo indeterminato.
Di conseguenza l’interpretazione prodotta a motivazione dei rigetti di che trattasi esula dai limiti imposti dalla norma all’esercizio discrezionale del datore di lavoro, determinando un grave precedente di discriminazione dei lavoratori a fronte di tutele sociali riconosciute dalla legge.
Tanto premesso, FPCGIL, CISL FP e UIL PA, al fine di evitare l’incardinarsi di un ulteriore contenzioso innanzi all’AG competente, controproducente per l’amministrazione ed oneroso per le casse dello Stato, chiedono che le istanze di mobilità presentante dai lavoratori assunti a tempo determinato siano attentamente valutate e positivamente riscontrate da codesta direzione generale ove ricorrano i presupposti previsti dalle vigenti norme di legge e/o di contratto.
Si resta in attesa di formale e urgente riscontro alla presente nota, inviata ai sensi della vigente normativa contrattuale, precisando che le scriventi valuteranno, in caso di persistente inottemperanza, l’inoltro di una documentata segnalazione al competente Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso