SPASMODICHE ATTESE E MANCATE SOLUZIONI: LA STORIA INFINITA CHE DEVE FINIRE
Tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’INL conoscono bene l’annosa vicenda relativa alle progressioni economiche, partita con il bando del 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Finalmente, dopo dieci anni dall’ultimo bando di progressioni, si è faticosamente riusciti a sottoscrivere un accordo – prima parzialmente modificato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, poi nuovamente sottoscritto – che ha inteso dare risposta anzitutto a coloro che da anni aspettavano almeno uno “scatto” economico.
Si è partiti, quindi, con una procedura informatica che avrebbe dovuto garantire celerità e, invece, mesi fa ci è stato detto che circa trecento domande non risultavano validata: si tratta di trecento “smemorati” che hanno dimenticato di confermare la propria domanda o di trecento sfortunati a cui il sistema non ha consentito di farlo? Nel dubbio, si è deciso di evitare che questi trecento lavoratori venissero esclusi dalla procedura, per scongiurare l’altissimo rischio di ricorsi rinviando ad un momento successivo le opportune verifiche. Tuttavia, questo ulteriore blocco ha fatto slittare la decorrenza delle progressioni di un anno.
Nel corso degli ultimi incontri, l’Amministrazione ci ha sempre garantito che entro il mese di marzo le progressioni si sarebbero chiuse con pubblicazione delle graduatorie. Non avendo precisato l’anno di riferimento, non vorremmo ci si riferisca a marzo 2022!
Infatti, ad oggi, 7 aprile 2021, non abbiamo nessun riscontro sulla chiusura dell’intera procedura, né sull’imminente pubblicazione delle graduatorie.
Ovviamente non possiamo tralasciare che è in corso anche la procedura delle progressioni “verticali”, che interessa quei colleghi, ancorché in numero non molto elevato per i noti condizionamenti normativi, che comunque da quasi 18 anni aspettano una possibilità di riqualificazione professionale. Anche per questo ripetutamente, su nostra sollecitazione abbiamo chiesto tempi certi e ristretti di conclusione, con anche una chiara indicazione sugli argomenti che saranno oggetto del vastissimo programma di cui al bando. Non vorremmo che si attuino percorsi di esami rigidi ed estremamente selettivi per questi colleghi, molti dei quali già svolgono mansioni ascrivibili al profilo professionale di terza area, quando si sono fatte assunzioni fin troppo semplificate attingendo da graduatorie esterne, e con un percorso di poco più di una settimana addirittura si è proceduto al cambio di profilo professionale. L’Amministrazione si è sempre dichiarata concorde, ad oggi comunque nessun riscontro. Questi colleghi sarebbero di sollievo alla grave carenza in organico di personale amministrativo che si accentuerà ancor di più entro la fine del 2021 per l’uscita di alto numero di colleghi già chiara ed evidente da tempo.
Ancora, avevamo chiesto un confronto sulle ferie residue 2020 (su cui ovviamente ogni Ufficio continua ad andare per conto suo) e sul buono pasto in regime di smart-working problemi ancora irrisolti. Nessun riscontro.
Abbiamo da poco ricevuto convocazione per il 15 aprile, per avere una “informativa sull’iter delle procedure relative alla progressioni orizzontali e verticali”.
In quella data, sia chiaro, non ci accontenteremo di ulteriori vaghe promesse o generiche informative. Pretendiamo di avere, quel giorno, una data precisa di pubblicazione delle graduatorie, senza la quale ci riserviamo ogni azione a tutela dei lavoratori per smuovere l’Amministrazione da questa irrazionale immobilità, anche con la ricerca di altri tavoli negoziali sin da ora.
I lavoratori di questa disastrata Amministrazione, già fortemente demotivati, non meritano ulteriori interminabili attese.
Roma, 7 aprile 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UIL PA
Bruno Di Cuia