Al Capo di Gabinetto
del Ministro della Giustizia
dott. R. Piccirillo
Al Capo Dipartimento DAP
dott. B. Petralia
Al Direttore Generale Personale DAP
Dott. M. Parisi
Al Capo Dipartimento DGMC
dott.ssa G. Tuccillo
Al Direttore Generale personale DGMC
Dott. G. Cacciapuoti
Oggetto: misure urgenti di contrasto del “Covid-19”
In data 16 marzo 2021 FP CGIL, CISL FP e UIL PA avevano chiesto a codeste amministrazioni di
diramare stringenti ed efficaci disposizioni ai responsabili di ciascuna articolazione territoriale
dell’Amministrazione posta nelle c.d. zone rosse, in modo da garantire la corretta applicazione del regime di lavoro agile e consentire la presenza in servizio del personale esclusivamente per le attività indifferibili, come previsto all’art. 48 del DPCM 2 marzo 2021.
Purtroppo, malgrado nella stessa lettera fosse stato lamentato che gli uffici e gli istituti sparsi sul territorio nazionale stavano applicando poco o affatto la norma sopra richiamata, codeste amministrazioni non hanno assunto alcuna iniziativa e le conseguenze di tale scelta sono oggi sotto gli occhi di tutti.
A distanza di oltre 20 giorni da quella data continuano ad arrivare molteplici segnalazioni di lavoratori
delle funzioni centrali a cui negli istituti viene concesso al massimo un giorno a settimana in lavoro agile e per quattro giorni sono obbligati a lavorare in presenza, mentre negli uffici dell’esecuzione penale esterna ci si ostina ad imporre servizi in presenza anche nella giornata del sabato e la concessione del lavoro agile varia da un territorio all’altro.
Considerato che il numero dei contagi e soprattutto dei decessi causati dall’epidemia non tende a
diminuire, la scelta operata da codeste amministrazioni non è comprensibile e, soprattutto, non è più
tollerabile. Per tale motivo si chiede di emanare immediatamente disposizioni precise e stringenti sul rispetto delle norme in vigore a tutti gli istituti e uffici distribuiti sul territorio nazionale.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Prestini Marra Amoroso