Dal mese di settembre 2020, in piena pandemia, a tutti i dipendenti dell’Inps, impegnati nel lavoro agile, forma definibile più come home-working che smart-working considerate le modalità “forzate” di applicazione del lavoro agile in assenza, per espressa previsione legislativa, di un accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro, non è stata riconosciuta la maturazione del buono pasto. Tutto ciò avviene anche per le iniziative del Collegio dei Sindaci, senza che vi sia un’indicazione vincolante da parte del Ministero della Funzione Pubblica.
La Legge di Bilancio 2021, Legge n.178/2020, art.1, comma 870, invece, ha previsto che i risparmi derivanti dalla mancata fruizione dei buoni pasto e dal mancato utilizzo degli straordinari possano essere restituiti al personale sotto forma di finanziamento dei trattamenti economici accessori o degli istituti del welfare integrativo.
Ebbene il Collegio dei Sindaci nell’ultima seduta non ha certificato l’ammontare degli importi oggetto del risparmio conseguito, per un piccolo errore nel calcolo ( invece che far correggere la relazione hanno preferito respingerla per farsela ripresentare), tutto ciò sempre a danno dei lavoratori che hanno sostenuto e continuano incessantemente a sostenere il Paese.
Per ultimo interviene l’Avvocatura Generale dello Stato, che precisa nella nota del 12.03.2021 che “per le peculiarità del relativo regime, il lavoro agile nel corrente periodo di emergenza sanitaria assume caratteri di ordinarietà … tali da legittimare il buono
pasto”. In pratica quello che le scriventi OO.SS. sostengono da sempre.
A questo punto chiediamo all’Amministrazione di erogare i buoni pasto da settembre 2020 e fino alla fine della pandemia. In merito all’utilizzo dei risparmi di spesa previsti dalla Legge di Bilancio 2021, ricordiamo, senza tema di esser smentiti, che il valore dei buoni pasto non è soggetto a prelievo Irpef: lo sottolineiamo qualora l’amministrazione optasse per altra soluzione, una soluzione certo non pro-lavoratori.
SMETTIAMOLA CON IL RIMPALLO.
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola