DENUNCIATA L’AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA PUGLIA
PER CONDOTTA ANTISINDACALE
( Comunicato Stampa – Giuseppe GESMUNDO – )
…calpestate le regole, sconfitta la Democrazia e il buon senso!
L’Agenzia delle Entrate, in occasioni ripetute, ha mancato di informare e convocare al tavolo di trattativa la CGIL, firmataria peraltro del contratto normativo 2006-2009 e, pertanto, abbiamo proceduto a dichiarare lo stato d’agitazione del personale e a denunciare l’Ente per condotta antisindacale.
Comportamento illegittimo da parte dell’Ente, perpetrato con la complicità di CISL,UIL, e SALFI che si sono accanite, malgrado la disponibilità a tratti mostrata dall’Amministrazione.
Comportamento incomprensibile da parte di queste sigle, tanto più che a livello nazionale si stanno esperendo tentativi di piattaforme unitarie (vedi quella della Sanità), per comporre la rottura intervenuta nella triplice.
Ci gratifica molto, rispetto a questa vicenda, l’intervenuta protesta dei lavoratori, che si sono riuniti in assemblea, e della RSU che a maggioranza ha chiesto all’Amministrazione di rivedere le proprie posizioni, per garantire una rappresentanza vera alla delegazione di parete sindacale che siede al tavolo delle trattative.
Ricordiamo che la CGIL, oltre a contare un congruo numero di iscritti presso l’Agenzia delle Entrate regionale, è stato il sindacato più suffragato alle elezioni ultime elezioni RSU. Pertanto, l’esclusione della nostra sigla ci sembra non solo illegittima e impropria ma addirittura paradossale, rappresentando la più grossa fetta dei lavoratori della D.R.E. e tutelando dunque gli interessi degli stessi, in via maggioritaria. E, di più, le sigle escluse dal tavolo (CGIL-RDB-FLP) insieme hanno raccolto di gran lunga la maggioranza dei voti alle ultime elezioni RSU.
Questo significa che stanno venendo meno le regole di democrazia e di rispetto, quelle che attengono al dialogo e alla tutela di tutti i soggetti aventi diritto.
Adesso la parola passa alla magistratura del lavoro e alle azioni sindacali che stiamo organizzando, per la tutela nei nostri interessi e di quelli dei lavoratori.
Bari, 10 marzo 09