I BUONI E I CATTIVI
La lavagna del Governo si divide in due e finiscono tra i cattivi 60.000 lavoratori precari del pubblico impiego, destinati alla gogna perché:” se si pensa che i Governi possono salvare tutti” – ha detto Tremonti – si finisce che non si salva niente. Perché salvare tutto è una missione divina”.
E’ noto invece che i Ministri sono esseri umani e, quindi, non si preoccuperanno dell’emergenza occupazione, dei salari e degli stipendi, dei servizi pubblici e delle politiche redistributive.
In compenso si occupano diffusamente di banche e di sostegno alla domanda globale.
Certo,va bene mantenere i livelli produttivi, ma chi comprerà elettrodomestici e auto se saremo tutti disoccupati o, se va bene, occupati con stipendi ridotti all’osso?
Certo non è pensabile, neppure da un Ministro, che i consumi siano facilitati da provvedimenti continuamente e fortemente penalizzanti per il pubblico impiego, che per il nostro Istituto porteranno:
– allo smantellamento dei progetti organizzativi su cui abbiamo investito moltissimo in termini di risorse economiche e lavorative e che indiscutibilmente hanno portato al miglioramento qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizi erogati;
– alla perdita di tutte le professionalità delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori somministrati che hanno lavorato con abnegazione e spirito di sacrificio in settori e aree molto complesse di questo istituto;
– alla mortificazione, ancora e sempre, delle aspettative e della motivazione di chi per anni ha lavorato oltre le proprie competenze per senso di responsabilità e nell’interesse comune.
Venerdì 6 marzo sit-in in Piazza Montecitorio dalle ore 9:00 alle ore 13:00, per chiedere al Governo di non approvare il Dl e tornare sui suoi passi, ripristinando i meccanismi di stabilizzazione o quantomeno prorogando i contratti a tempo determinato.
Roma, 3 marzo 2009
Il Coordinatore FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini