COMUNICATO
In data 8 gennaio 2021 la segreteria nazionale della FP CGIL ha chiesto un incontro al Ministro della Giustizia e ai Capi Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile e di Comunità per discutere della bozza di revisione delle piante organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria relative al “personale appartenente alla carriera dei funzionari “e dei documenti allegati alla stessa.
Tale richiesta nasceva dalla necessità di ribadire, ancora una volta, le proposte avanzate in tutti i tavoli di confronto sul tema, tese ad evitare che gli argomenti trattati possano ingenerare confusioni di ruolo nella filiera di comando delle amministrazioni interessate o possano inficiare le giuste aspirazioni di progressione in carriera di tutto il personale che opera nell’esecuzione penale.
A seguito della suddetta richiesta abbiamo registrato la disponibilità del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Pres. Petralia e del Direttore generale del personale e delle risorse, dott. Parisi che in data odierna abbiamo incontrato. Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito la necessità di una riforma complessiva dell’organizzazione del sistema dell’esecuzione penale che, oltre a tenere fede al mandato conferito dalla Costituzione, consenta a tutto il personale delle funzioni centrali e della Polizia Penitenziaria di poter ambire ad adeguate e concrete progressioni in carriera, tenendo conto della complessità e della specificità delle funzioni che devono essere assolte da ciascuno degli attori chiamati in causa. Una riforma che dovrà consentire a tutti i responsabili delle diverse aree organizzative del sistema penitenziario, di poter acquisire il ruolo di “direttore dell’area” e quindi di poter avere un possibile sbocco professionale in una dirigenza penitenziaria unica in grado di assicurare la funzione di sintesi e di governo delle complessità del sistema.
A tale riguardo il Capo del Dipartimento ci ha comunicato la ferma intenzione di aprire un confronto di merito sullo schema di decreto con le rappresentanze sindacali di tutte le componenti (dirigenza penitenziaria e funzioni centrali) al fine di raccogliere e pareri e proposte di modifica.
Abbiamo altresì rappresentato la nostra contrarietà al disegno di legge che prevede l’istituzione dei ruoli tecnici della polizia penitenziaria per i funzionari giuridico pedagogici, ribadendo che adotteremo ogni utile iniziativa nelle sedi politiche ed amministrative per evitare che venga svilita la funzione altamente professionale che sino ad oggi i funzionari giuridico pedagogici hanno assolto in ossequio al mandato costituzionale.
L’unitarietà e la coerenza della funzione rieducativa della pena resta l’obiettivo che questo sindacato intende continuare ad affermare tutelando tutte le professionalità e la dignità dei ruoli.
Con l’impegno di tenervi costantemente aggiornati.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio