Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL
Oggi in Commissione Lavoro alla Camera sono stati respinti gli emendamenti proposti dalla FPCGIL Medici e dalla FPCGIL finalizzati a dare uno stop ai licenziamenti arbitrari dei dirigenti della sanità pubblica con 40 anni di contributi, compresi i riscatti della laurea e della specializzazione, e all’obbligo di destinare il 30% delle attuali retribuzioni dei dirigenti al salario accessorio.
IL Ministro Brunetta e la sua maggioranza hanno però accolto un emendamento di grande rilevanza: si salveranno dai prepensionamenti non più i primari ospedalieri, che infatti non esistevano da diverso tempo, ma i direttori di struttura complessa, aggiugendo quindi a quelli ospedalieri solo i direttori di struttura complessa territoriali, lasciando fuori tutti gli altri dirigenti.
Una vergogna.
Se anche il provvedimento definitivo, dopo il passaggio alla Commissione Affari Sociali e in Aula, non vedrà l’eliminazione della possibilità di “rottamazione” per tutti i dirigenti con 40 anni di contributi, compresi i riscatti, e sul 30% da vincolare all’accessorio, ci saranno altre due valide ragioni per i medici e per tutti i dirigenti del servizio sanitario nazionale per scioperare e scendere in piazza San Giovanni a Roma il 13 febbraio 2009 insieme a tutto il pubblico impiego ed ai metalmeccanici.