Roma, li 21 ottobre 2020
Alle delegate/Ai delegati FP CGIL Polizia Penitenziaria
Alle iscritte/Agli iscritti FP CGIL Polizia Penitenziaria
LORO SEDI
COMUNICATO
Esito incontro D.A.P. e D.G.M.C. – Organizzazioni Sindacali
“Protocollo per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da COVID 19”.
Si è appena conclusa e definita la discussione tra il D.A.P. (dott. Massimo PARISI) , il D.G.M.C. (dott. Giuseppe CACCIAPUOTI e dott. Cosimo DELLISANTI) e le Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria sul protocollo in argomento.
La FP CGIL ha ritenuto necessario evidenziare alcune osservazioni sulla bozza partecipata, al fine di avere rassicurazioni che vadano concretamente a tutelare le lavoratrici ed i lavoratori in questa fase emergenziale così preoccupante ed in continua evoluzione.
Se da un lato appare doveroso stipulare un chiaro e lineare protocollo d’intesa, offrendo kl nostro consueto contributo istituzionale, non possiamo tralasciare quelle che sono le precarietà ed affanni che si verificano nelle varie articolazioni del Paese, con relative difficoltà che si riversano oggettivamente sugli addetti ai lavori.
Detto ciò, come parte sindacale abbiamo focalizzato e sottolineato i seguenti punti, chiedendo all’Amministrazione Centrale un maggior approfondimento analitico:
• coordinamento sinergico tra le AA.SS.LL. territoriali, nonché Autorità sanitarie regionali, e i PP.RR.AA.PP. / CC.GG.MM./ UU.II.EE.PP.EE / Direzioni Istituti Penitenziari (visto le serie problematiche che si stanno registrando anche alla luce delle attività di screening e sugli stati di “isolamento fiduciario”);
• adeguati approvvigionamenti D.P.I.
• flessibilità orario di lavoro, con particolare attenzione alle esigenze dei lavoratori genitori;
• aggiornamenti dei Documenti Valutazione Rischio negli II.PP.
• sensibilizzare (in modo capillare) le articolazioni periferiche regionali, al fine di promuovere il confronto con le Parti Sociali rispetto al giusto e scrupoloso adattamento del protocollo sin qui argomentato.
• la questione del rilevamento temperatura (presso i locali block house/portineria) merita di essere affrontata e definita in maniera inequivocabile e precisa. Sosteniamo, così come rappresentato dalla Parte Pubblica, l’acquisto dei termoscanner. Non si può pensare di aggravare il carico di lavoro dei poliziotti penitenziari, che tra l’altro non godono di opportune competenze tecniche, atteso che vi sia la presenza di Operatori Socio Sanitari.
La Parte Pubblica si è impegnata di rivisitare la bozza, apportando i correttivi anti dagli spunti di riflessione recepiti nell’incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali e vi sarà un nuovo aggiornamento (probabilmente venerdì 23 ottobre prossimo venturo, massimo lunedì 26) per la stipula definitiva.
Vi aggiorneremo sugli sviluppi.
Fraterni saluti.
p. / FP CGIL Polizia Penitenziaria
Giuseppe MEROLA