Le proposte avanzate unitariamente
Si è tenuto oggi il primo confronto con l’Amministrazione sulla proposta di regolamentazione del lavoro agile. L’incontro ha avuto un esito interlocutorio, dovuto essenzialmente alle novità normative dell’ultima ora, che sono intervenute su aspetti essenziali che riguardano la tutela attiva dei lavoratori in questa fase di grave emergenza e che sono parte integrante di un pacchetto di proposte di modifiche e integrazioni del testo proposto dall’Amministrazione,che noi abbiamo ritenuto essere una buona base di partenza per la discussione, che abbiamo presentato oggi. Le modifiche normative intervenute sono il DPCM del 13 ottobre e la legge di conversione del DL“agosto”,la n.126 sempre del 13 ottobre scorso. Il DPCM interviene specificando che la soglia del 50% individuata precedentemente come il limite massimo dei lavoratori impiegabili in lavoro agile nelle attività che sono remotizzabili diventa la soglia minima,mentre la legge 126/2020 interviene estendendo le tutele, e quindi la possibilità di fruire full time del lavoro agile, prima limitate solo ai lavoratori fragili ai dipendenti genitori di figli under 14, in caso di chiusura causa Covid dei plessi scolastici e sportivi frequentati,ed ai lavoratori fragili non impiegati in attività smartabili.
Noi abbiamo chiesto il recepimento pieno di queste normative di tutela ed insieme abbiamo richiesto delle modifiche che riguardano la modalità di espletamento della prestazione, con il principio di rotazione che garantisca la più ampia partecipazione possibile dei lavoratori ai programmi di lavoro agile,l’ampliamento nella fruizione dei diritti e dei permessi contrattualmente riconosciuti, l’impegno ad assicurare le forniture tecnologiche necessarie, le garanzie per i lavoratori sugli standard di sicurezza nella trasmissione di dati sensibili, l’inserimento del sistema di relazioni sindacali con riferimento a quanto regolamentato dal CCNL in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Restano come dato già acquisito,l’esclusione dei lavoratori fragili dal computo del numero dei lavoratori impiegabili in attività smartabili ed il diritto alla fruizione del buono pasto in caso di articolazione della prestazione conforme a quanto previsto dall’Accordo in materia.
L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre proposte con gli approfondimenti che ritiene necessari ed è stato concordato di convocare una nuova riunione per giovedì prossimo 22 ottobre, con la quale contiamo e speriamo di arrivare alla definizione di un accordo molto importante per la tutela dei lavoratori.
Abbiamo inoltre aderito alla proposta di accordo che riguarda l’accantonamento teorico della somma destinabile al conto terzi annualmente, un accordo importante perché può agevolare la velocizzazione delle procedure contabili, estremamente farraginose – come si è verificato – nelle procedure di recupero delle risorse versate a tale scopo dai concessionari.
Abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo che regola i criteri di erogazione delle Posizioni Organizzative per il 2020, riservandoci un approfondimento su alcune problematiche che stanno già emergendo in fase applicative, in particolare per quel che riguarda il cumulo eventuale di incarichi remunerabili con questa indennità.
Abbiamo con forza chiesto il ripristino del codice che consente l’effettuazione della pausa breve, anche e soprattutto in considerazione del contesto di emergenza, ed il rinvio della discussione al momento dell’auspicato ritorno alla normalità. Le risposte avute le riteniamo non accettabili, in particolare il rifiuto a motivare questa decisione con una Circolare e la non disponibilità espressa oggi a sospendere la decisione
presa,che noi consideriamo irrispettosa nelle sue modalità verso i lavoratori e verso le prerogative sindacali. Sul punto insisteremo ponendo direttamente la questione al Segretario Generale e dal Capo di Gabinetto.
In coda all’incontro abbiamo chiesto un incontro urgente con il Segretario Generale per verificare la puntualeapplicazionedelProtocolloSicurezzaallalucedelleallarmantisegnalazionidifocolaidicontagiche si stanno verificando in siti particolarmente esposti nei contatti con l’esterno e sui quali abbiamo espresso profonde perplessità per come si è intervenuto.
Infine ci è stato assicurato che per tutti i pagamenti arretrati si sono disposti ed emanati i relativi decreti di riparto ed invitiamo i nostri delegati a verificare la puntuale attivazione della linea del cedolino unico per garantire i pagamenti di quanto dovuto ai lavoratori. Purtroppo ancora nessuna novità dell’Accordo sul FRD 2020 (ex FUA), ancora ostaggio degli organi di controllo, per il quale abbiamo nuovamente sollecitato un intervento presso gli stessi per poter garantire il pagamento entro la fine dell’anno.
Roma, 16 ottobre 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA
ClaudioMeloni Giuseppe Nole’- Valentina Di Stefano Federico Trastulli