19.01.2009 – Abbiamo ricevuto dal Coordinamento Provinciale di Gorizia un Comunicato che mette in relazione le problematiche, vere, dei VVF e le accuse, false, che il Ministro Brunetta lancia ogni giorno nei confronti dei dipendenti pubblici: lo pubblichiamo di seguito.
Come al solito, per punire non si sa bene chi – o meglio i fannulloni della Pubblica Amministrazione – si spara nel mucchio e a rimetterci per l’ennesima volta sono di nuovo i Vigili del Fuoco.
Di cosa stiamo parlando? Dell’ennesimo taglio a danno della categoria che, fino a prova contraria, ha sempre dato una risposta a chi chiede aiuto.
Facciamo notare che non siamo gli assenteisti che il Ministro Brunetta sta cercando; siamo sempre presenti, a qualunque ora del giorno e della notte, per 365 giorni l’anno.
Va ricordato, per dover di cronaca, che siamo i più sottopagati dell’intera amministrazione pubblica ma, nonostante tutto, facciamo turnazioni che coprono le 24 ore, senza lamentarci perché è il nostro lavoro e dovere.
Purtroppo nel tempo il nostro salario ha perso fortemente il suo potere di acquisto e nessuno fa niente.
Il turn-over deve valere anche per i vigili del fuoco (!!!), ma a tutt’oggi la nostra forza organica nazionale è al 50% rispetto alla normativa europea; con il turn over si assume un vigile del fuoco ogni 5 che lasciano il lavoro per pensionamento.
E il Governo attuale non ha stanziato nemmeno i fondi per pagare le strutture sanitarie che effettuano le visite mediche di legge (nè per sanare il debito nazionale di € 5.000.000,00).
Ma qui il paradosso: se non si fa la visita medica obbligatoria per legge, con scadenza biennale e quinquennale, per la patente ministeriale, non si può svolgere il proprio lavoro.
Sembra incredibile ma non potremo più guidare i nostri mezzi di soccorso!!!
Apprendiamo dalla stampa che il Ministro Brunetta spende i soldi pubblici per effettuare le visite fiscali anche per la malattia di una giornata, invece di pagare prima i debiti di cui sopra.
Considerato che in tutta onestà e umiltà non ci sentiamo di rientrare nel popolo dei “fannulloni”, non riusciamo a capire del perché la nostra categoria non viene tenuta in considerazione.
La domanda nasce spontanea: Fra poco chi presterà soccorso alla gente?