BUONI PASTO IN SMART-WORKING?
VOLERE E’ POTERE!
Nella giornata del 14 ottobre si è svolto il programmato incontro sindacale richiesto da CGIL, CISL e UIL relativamente al riconoscimento del buono pasto in regime di lavoro agile a seguito della nota dell’INL che sospende la loro erogazione a partire dal 15 settembre scorso.
L’Amministrazione ha chiarito che, nonostante non sia pregiudizialmente contraria all’erogazione dei buoni pasto in lavoro agile, la misura si è resa necessaria a seguito di alcuni interventi della Corte dei Conti e, in particolare di un parere della Ragioneria Generale dello Stato fornito all’INAIL, in cui sarebbe ribadito che la concessione del buono pasto è strettamente connessa all’effettivo controllo della prestazione lavorativa da remoto da parte dell’Amministrazione concedente.
Nel corso del nostro intervento abbiamo anzitutto posto una questione di metodo e di rispetto delle relazioni sindacali, evidenziando che la concessione dei buoni pasto ai lavoratori agili era contenuta in un accordo; sarebbe stato corretto, pertanto, prima di emanare il provvedimento di sospensione, convocare le OO.SS. ed esplicitare le questioni emerse solo ora.
L’indennità sostitutiva del servizio mensa, oggi conosciuta più semplicemente come buono pasto, è un diritto previsto dal contratto e quindi noi lo rivendichiamo, anche in virtù del principio di non discriminazione verso i lavoratori agili.
Quanto alle fonti cui l’Amministrazione fa riferimento, abbiamo anzitutto ricordato che a fronte di pronunce sfavorevoli della Corte dei Conti, ne esistono recentissime in senso opposto, secondo cui il riconoscimento del buono pasto rientra nell’ambito della contrattazione di Ente.
Sul concetto di controllo della prestazione lavorativa, poi, abbiamo sottolineato che se si intende finalmente passare al vero lavoro agile, occorre un cambio culturale, che superi necessariamente l’idea del controllo e inizi a parlare seriamente di lavoro per obbiettivi.
La discussione sul tema si è conclusa con la disponibilità dell’Amministrazione ad aprire un tavolo sui buoni pasto per trovare soluzioni che, ricercando anche ulteriori percorsi alternativi, consentano di sbloccare la situazione.
A differenza dei rappresentanti di altre sigle cosiddette rivoluzionarie, che hanno addirittura accusato l’Amministrazione di non intervenire verso quei lavoratori agili che non lavorerebbero da remoto, abbiamo preferito rappresentare i veri problemi sentiti dai lavoratori.
Per questo, abbiamo chiesto di sapere a che punto si sia arrivati con la creazione della nuova infrastruttura tecnologica, presupposto necessario per far partire seriamente il lavoro da remoto: sul tema, ci è stato detto che dal 15 novembre saranno in consegna i portatili anche per il personale amministrativo, mentre rispetto agli applicativi lavorabili da remoto, occorre attendere ancora un po’, per coordinare la ragnatela di appalti e società in convenzione Consip. Noi aspettiamo, sperando che questa ragnatela non si riveli una tela di Penelope … Si prevede, inoltre, di organizzare dei corsi di formazione per il personale, su digitalizzazione e informatizzazione, anche per formare sull’utilizzo di applicativi già disponibili e scarsamente usati, come “Microsoft One Drive”, servizio di cloud storage e backup offerto da “Microsoft”, accessibile tramite browser e app desktop e smartphone.
La costruzione della nuova infrastruttura tecnologica, come sappiamo, sta avendo un impatto anche sulla procedura per le progressioni orizzontali, per le quali ci è stato confermato che i bandi usciranno a novembre, mentre il bando per le progressioni verticali slitterà ancora di qualche giorno per garantire, come da nostra richiesta, che lo svolgimento delle prove in presenza avvenga in sicurezza.
Ci è stato poi confermato che la tassazione separata, erroneamente non applicata sul FRD 2018, sarà recuperata con il conguaglio fiscale di febbraio 2021.
Da ultimo abbiamo chiesto di calendarizzare un prossimo incontro sindacale sullo smart-working subito dopo l’emanazione degli annunciati provvedimenti legislativi, anche per affrontare il tema dell’ampliamento delle fasce di reperibilità e della possibilità di consentire a tutto il personale di poter terminare in lavoro agile la prestazione lavorativa.
Roma, 15 ottobre 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA
Matteo Ariano Michele Cavo Bruno Di Cuia