Corte dei Conti: Fp Cgil, no a provincializzazione Trento e Bolzano

24 Luglio 2020

Corte dei Conti: Fp Cgil, no a provincializzazione Trento e Bolzano
Preoccupazioni per il conflitto di interessi e la svalutazione delle professionalità dei dipendenti

Roma, 24 luglio – Siamo assolutamente contrari all’ipotesi di “provincializzazione” della Corte dei conti di Trento e Bolzano, a causa del potenziale conflitto di interessi che verrebbe a crearsi. Il personale non può essere dipendente dell’ente controllato. Bisogna salvaguardare l’autonomia delle funzioni che la Corte dei Conti esercita sul territorio in tema di legittimità di spesa delle Pubbliche Amministrazioni. Chiediamo di essere convocati, in caso contrario ci mobiliteremo”. Questa la posizione della Funzione Pubblica Cgil riguardo l’ipotesi dell’istituzione di provincializzazione della Corte dei Conti di Trento e Bolzano.

Due le maggiori criticità, fa sapere il sindacato. “In primo luogo, la designazione da parte dei Consigli Provinciali di due magistrati su quattro della sezione controllo, senza limiti di tempo (5 anni), senza una maggioranza qualificata né particolari requisiti di esperienza e professionalità. Condizioni invece previste dalla legislazione vigente, a partire dall’”integrazione” di un solo magistrato da parte dei Consigli Regionali. Uno strappo evidente, che può determinare disequilibrio nella composizione delle Sezioni, ove siedono magistrati assunti tramite concorso, con nocumento all’immagine stessa della Corte”. Il secondo punto riguarda il  passaggio  del  personale   nei   ruoli   provinciali.  Personale che, specifica la Fp Cgil, “a seconda dell’ufficio di appartenenza (Procura, Sezione Giurisdizionale e Sezione di Controllo), svolge attività altamente qualificata, come la diretta collaborazione con i magistrati, la disamina delle istruttorie e degli atti a contenuto giuridicamente complesso, la revisione e l’accertamento nei confronti degli Enti locali, dei rendiconti della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, dei gruppi consiliari (Sezione di Controllo), analisi dei conti giudiziali dei singoli agenti contabili presenti in Regione (Sezione Giurisdizionale).

“Appare   del   tutto   evidente   dunque   che   l’ipotesi  di modifica  dell’istituzione delle Sezioni di Controllo della Corte dei Conti di Trento e Bolzano attualmente all’esame della Commissione dei Dodici costituisca un grave rischio per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura contabile e dello stesso personale che, passando alle dipendenze dell’ente controllato, non potrebbe non subire condizionamenti e incorrere in potenziali conflitti di interessi nello svolgere le attività di propria competenza. Si minerebbe l’indipendenza di giudizio e di iniziativa dei controllori, subordinandola a dotazioni di mezzi e risorse non più di propria pertinenza ma di gestione provinciale. Sono poi da considerare i rischi economici e professionali nel passaggio dal contratto statale quelli provinciali, come il recente passaggio della Giustizia ha purtroppo dimostrato. A rischio anche l’effettività del “diritto di opzione”, ovvero la possibilità di permanere nei ruoli statali, visto che la sola possibilità di permanere nella stessa amministrazione comporterebbe inevitabilmente il trasferimento fuori regione”.

“Pertanto, respingiamo e contestiamo qualsiasi ipotesi che vada in questa direzione. Invieremo una nota ai presidenti della Regione, delle due Province e della Commissione dei Dodici, per esprimere dissenso e chiedere una convocazione urgente, avviando una campagna di mobilitazione sui territori”, conclude la Fp Cgil.

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