ESPERTI DI MATERIA OK PROFILO DI RICERCATORE RISPEDITO AL MITTENTE!
Protocollo di intesa per la selezione dei docenti esperti di materia e istituzione del nuovo profilo di ricercatore sono stati i due temi affrontati nel corso della riunione odierna del Tavolo nazionale tra Amministrazione ed Organizzazioni sindacali.
Sul primo argomento la delegazione di parte datoriale ha presentato un nuovo documento che recepisce tutte le richieste sindacali presentate lo scorso 17 giugno, ossia l’eliminazione del requisito delle 40 ore di docenza per l’esonero dal colloquio finalizzato all’inserimento nell’elenco centrale/regionale di riferimento sostituito con la significativa esperienza di docenze d’aula, l’obbligo di motivazione in caso di mancata ammissione al colloquio, l’inserimento del direttore di coordinamento metropolitano o suo delegato nel Nucleo di valutazione regionale nelle tre Regioni in cui insistono le Direzioni di coordinamento metropolitano, la rivisitazione della scala di valutazione alla quale si dovrà uniformare il Nucleo centrale/regionale, la flessibilità del principio di rotazione degli incarichi conferiti agli esperti di materia e periodicità delle selezioni per l’accesso agli stessi elenchi. Ribadito nel testo finale del protocollo d’intesa, protocollo al quale hanno aderito tutte le organizzazioni sindacali, l’apertura a tutto il personale, a prescindere dall’area professionale di inquadramento, A, B e C, dell’accesso agli elenchi degli esperti di materia, principio che per noi era già pacifico con il protocollo del 26 luglio 2017, ma che l’Amministrazione aveva applicato in modo non corretto.
Sul secondo tema, l’istituzione del profilo di ricercatore oggetto di un’informativa rispetto alla quale, tempestivamente lo scorso 19 maggio, le scriventi organizzazioni sindacali avevano chiesto l’attivazione del confronto, abbiamo manifestato la nostra contrarietà, rappresentando all’Amministrazione l’inutilità di un profilo da incardinare all’interno della Direzione
centrale Studi e Ricerche, visto che esistono altri strumenti. Abbiamo suggerito infatti come sia più opportuno indire un interpello su scala nazionale indirizzato a tutto il personale dell’Istituto, per reperire il personale in possesso delle caratteristiche richieste per svolgere quell’attività di ricerca, elaborazione e studio indicata nell’informativa tramessa. Sul punto l’Amministrazione ha recepito la nostra richiesta, nonostante la disponibilità manifestata da chi al Tavolo negoziale ha inaugurato il festival dei profili professionali oppure inneggiato alla “contaminazione” tra mondo universitario della ricerca e Istituto come se l’INPS fosse un’istituzione di ricerca e non un Ente nato per riscuotere contributi ed erogare prestazioni!
Al termine della riunione oltre a sollevare il tema del rinnovo delle assegnazioni scadute o di prossima scadenza del personale in assegnazione provvisoria, per le quali sollecitiamo l’Amministrazione ad individuare soluzioni condivise in tempi brevi, siamo ritornati sull’argomento dell’apertura degli sportelli in modalità fisica alla luce del messaggio Hermes n.2561 pubblicato ieri. Rispetto a quest’ultimo punto, abbiamo ribadito alla Delegazione di parte pubblica la palese violazione dell’accordo del 3 giugno che prevede momenti di confronto sullo stato dell’arte della concreta applicazione del protocollo e l’intempestività di una decisione datoriale in assenza del quadro completo degli accordi regionali e territoriali: anche qui rinveniamo una decisione irrispettosa non solo dell’accordo nazionale, ma anche della dirigenza regionale e soprattutto territoriale che dovrà assumere, quest’ultima, determinazioni imposte e non condivise.
Roma, 24 giugno 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
CONFINTESA/FP
Francesco Viola
CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti