Roma, 16 giugno 2020
Al MIBACT
Sig. Segretario Generale
Dr. Salvatore Nastasi
Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dr.ssa Marina Giuseppone
LORO SEDI
Oggetto: Festività infrasettimanali – Imposizione di ferie al personale di vigilanza.
Richiesta chiarimenti su attività di missione dei lavoratori durante la fase di emergenza.
Sollecito convocazione su applicazione Circolare 33/2020 a firma del Segretario
Generale.
Sig. Segretario Generale e sig. Direttore Generale,
continuano a pervenire alle scriventi OO.SS. segnalazioni indignate da parte dei lavoratori in
turnazione per servizi di vigilanza, i quali, nella gestione ordinaria dell’attività lavorativa si vedono
sottratte ferie e giornate di riposo compensativo non richieste, per effetto dell’annullamento del
codice RIF (riposo infrasettimanale festivo) deciso dal Servizio I della Direzione Generale
Organizzazione. Gli effetti di tale decisione in molti Uffici dell’Amministrazione, anche di notevole
impatto come il Colosseo e la Reggia di Caserta, determina l’imposizione di una giornata di ferie o
di riposo compensativo ad un lavoratore ordinariamente non in turno nella giornata festiva
infrasettimanale. Abbiamo già ampiamente segnalato questa spiacevolissima situazione con ben
tre note unitarie sulle quali non abbiamo avuto alcun riscontro e nelle quali avevamo inutilmente
rilevato le palesi violazioni contrattuali nella regolamentazione del diritto alle ferie e dei riposi
compensativi in alcuni Uffici. Sarebbe stato invece necessario produrre un formale chiarimento
verso gli Uffici che evidenziasse quale corretto trattamento normativo contrattuale deve essere
applicato ad un lavoratore che, per il solo effetto della ordinaria programmazione della propria
presenza in turnazione, non viene chiamato in servizio in una giornata ricadente in una festività
infrasettimanale. Non riteniamo pertanto che sia possibile reiterare un comportamento lesivo dei
diritti contrattuali dei lavoratori e ci vediamo costretti, qualora anche la presente nota non produca
il necessario ripristino di una corretta applicazione delle norme di che trattasi, ad attivare i nostri
uffici legali al fine di promuovere un contenzioso generalizzato verso codesta Amministrazione
nonché valutare opportune forme di mobilitazione e di protesta.
Ci risulta inoltre che, a seguito della pubblicazione della Circolare 33 del Segretariato Generale in
indirizzo, siano state interrotte le attività di missione verso il territorio in quanto “incompatibili con il lavoro agile”. È appena il caso di segnalare che, poiché l’attività di missione si configura come
attività in presenza, l’autorizzazione allo svolgimento di una missione comporta che la giornata o il
periodo giornaliero di impegno in esterno è da considerarsi attività in presenza a tutti gli effetti e lo
svolgimento di attività in presenza può, come è ampiamente noto, coesistere con la prestazione in
lavoro agile. Appare di conseguenza necessario un chiarimento da parte del Segretariato Generale
in indirizzo al fine di evitare il blocco delle missioni con gravi ripercussioni sulle attività di tutela sul territorio che si ritengono legate a prestazioni indifferibili.
In aggiunta dobbiamo segnalare che il mancato confronto sulla accelerazione prevista dalla
Circolare n. 33/2020 sta producendo alcuni prevedibili effetti sul territorio con tentativi di forzare la fase di riapertura senza le necessarie misure di sicurezza o predisponendo il rientro in presenza di tutto il personale in lavoro agile. Segnalazioni peraltro pervenute anche agli Uffici in indirizzo.
Noi riteniamo che la fase di ripartenza si stia concretizzando nel generale rispetto di un opportuno principio di gradualità e delle misure di sicurezza previste dal Protocollo Sicurezza concordato con dichiarazione congiunta in sede nazionale. Lo stesso Protocollo prevede l’attivazione di un monitoraggio congiunto nel caso la valutazione sulla programmazione concordata subisca valutazioni differenti legati all’andamento della pandemia. Spiace constatare che questo non sia avvenuto in questo caso e pertanto si ribadisce la necessità urgente di un confronto finalizzato alla verifica della situazione in atto su tutto il territorio nazionale.
Infine si sollecita la convocazione di una riunione del tavolo nazionale al fine di avviare il confronto sui progetti attuativi dell’accordo FRD 2020, in modo da consentire l’avvio delle attività in tempi ragionevoli, considerato anche il complesso iter di certificazione presso gli organi di controllo.
Nel restare in attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Meloni Nolè Di Stefano Trastulli