SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO NAZIONALE PER LA SICUREZZA COVID-19
Nell’incontro di ieri è stato definito e sottoscritto il Protocollo Nazionale per la Sicurezza finalizzato alla prevenzione e al contenimento della diffusione del Covid-19 tra il personale e negli Uffici dell’INL.
Queste organizzazioni sindacali, FP CGIL, CISL FP e UILPA si sono impegnate a fondo affinché si venissero recepite, e così e stato, tutte le istanze e le preoccupazioni che ci sono pervenute dai colleghi, in particolare da coloro che sono impegnati sul territorio e soprattutto da coloro che prestano servizio in quelle aree che più hanno sofferto questa emergenza epidemiologica.
Ovviamente il Protocollo Nazionale per la Sicurezza da Covid-19 vuole rappresentare un minimo inderogabile nelle sue indicazioni, da calare in ogni realtà locale e, se necessario, secondo le specificità che si potranno evidenziare, potrà essere integrato ed adeguato con la contrattazione di sede per ciascun Ufficio, anche coordinandosi con eventuali accordi di sede già sottoscritti.
Visto che dal prossimo 03 giugno si inizierà una graduale ripresa delle attività in presenza, secondo quanto già definito con le disposizioni emanate dal Direttore dell’INL, chiediamo con forza alle nostre delegate a i nostri delegati di attivarsi immediatamente per chiedere al dirigente di sede l’attivazione degli incontri finalizzati all’applicazione ed eventuale integrazione del Protocollo Nazionale.
Nel rimandare alla lettura del testo – che vi alleghiamo – ricordiamo che non è previsto un generalizzato rientro in presenza, né tanto meno l’apertura generalizzata agli utenti. Su quest’ultimo punto, siamo soddisfatti che finalmente sia stata accolta una proposta che da tempo avevamo avanzato: una gestione dell’utenza che privilegi gli appuntamenti, così da avere un afflusso più ordinato negli uffici e poter, finalmente, iniziare a creare una agenda appuntamenti. Laddove l’interlocuzione con la struttura non possa avvenire da remoto, i cittadini saranno ricevuti nella assoluta garanzia di sicurezza. Chiediamo, quindi, ai dirigenti di attivarsi con apposite campagne di informazione, a livello locale, per rappresentare questa nuova modalità di contatto e ricezione dell’utenza.
Fintanto che non sarà cessata la fase emergenziale, e comunque fino al 31 dicembre p.v., l’attività in via ordinaria verrà svolta in modalità smart-working, e soltanto per quelle attività ritenute indifferibili e che non possono oggettivamente essere svolte da remoto, si perverrà alla presenza fisica in ufficio, anche attivando turnazioni tra il personale, ferma restando la tutela per lavoratori cosiddetti fragili e altre categorie di lavoratori che abbiano soggettive documentate e motivate, che possano portare ad escluderne la presenza in sede.
Un altro aspetto importante riguarda la rilevazione della temperatura a coloro che accederanno in Ufficio, prevista sia per il personale sia per gli utenti. Si tratta, anzitutto, di facoltà lasciata al dirigente, il quale è anzitutto invitato a ricercare la possibilità di delegarla all’esterno; se ciò non sarà possibile, sarà svolta dai colleghi che volontariamente si rendessero disponibili previa adeguata formazione, e comunque non in via continuativa, prevedendo un avvicendamento anche nella stessa giornata.
A conclusione dell’incontro con l’Amministrazione abbiamo fissato il prossimo incontro da tenersi il 10 giugno, per riprendere gli argomenti forzatamente sospesi: decreto incentivi, progressioni verticali, posizioni organizzative e Piano di Azioni Positive.
Ne approfittiamo, infine, per augurare a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori buona Festa della Repubblica.
Roma, 2 giugno 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UIL PA
Bruno Di Cuia