Riunione su materie e forme di partecipazione sindacale

18 Luglio 2011

Riunione su materie e forme di partecipazione sindacale

Ieri, 24 luglio, presieduta dalla Dott.ssa Di Maro, si è tenuta la prevista riunione sul sistema delle relazioni sindacali. Ebbene, gli esiti non sono stati per nulla confortanti, anzi, confermano tutti gli elementi di contrarietà che abbiamo sempre sostenuto. In estrema sintesi, l’ipotesi di accordo presentatoci dall’Amministrazione, comunque monca rispetto al modello precedente (per esempio, è completamente sparita la contrattazione), traccia un sistema di relazioni partendo dal decreto 217, la cui impostazione, nonostante tutte le OO.SS. abbiano ribadito la volontà di apportare pesanti modifiche, rimarrebbe sostanzialmente inalterata. Non è quanto, in particolare da parte della CGIL, era stato chiesto, tanto meno ci è sembrato che l’approccio fosse in linea con le assicurazioni fornite, nella precedente riunione, dal Sottosegretario, sulla necessità di strutturare, sul piano del metodo, un sistema di relazioni finalizzato, non all’applicazione del 217 tout-court, ma alla sua revisione. Come era ampiamente prevedibile e con buona pace di coloro che, tuttora, apprezzano una simile riforma, il vertice prefettizio del Dipartimento non intende assolutamente rimettere in discussione un provvedimento che relega il Sindacato ad un ruolo di comprimario e consente una direzione politico-amministrativa del Corpo verticistica ed unilaterale. D’altra parte, ci si passi la metafora, proprio perché “chiudere la stalla, quando i buoi sono già scappati”, non ha alcun senso, abbiamo continuato a ribadire – e continueremo a farlo – la necessità di abrogare la norma in parola e in subordine – ma solo se il Governo manifestasse la sua indisponibilità in tal senso, motivandola dettagliatamente – l’altrettanto inderogabile necessità di modificare l’impianto della 252, ovvero, di riscrivere il 217 che la attua con modalità tali da riconsegnare alle Parti Sindacali il ruolo e la dignità che gli competono. Ci sembrava di essere stati chiari, ma, evidentemente, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, pertanto rammentiamo per l’ennesima volta il nostro punto di vista: l’accordo sul sistema della relazioni sindacali, ammesso ci sia la volontà politica di farlo, deve sostanzialmente affermare che, nelle more di una modifica all’art.2 della legge 252/04 e di una riscrittura radicale del 217, l’applicazione di singole parti di quest’ultimo, qualora ritenute urgenti, deve prevedere una discussione di merito approfondita e con il sistema di partecipazione sindacale sancito dai precedenti contratti.
 
25 luglio 2006
 
(Adriano Forgione)

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