Sottoscritto Protocollo Salute e Sicurezza presso il Mipaaf, sezione Agricoltura
Stigmatizzata la mancanza di un unico accordo per tutto il personale compreso quello dell’Icqrf
In data 22 maggio abbiamo finalmente sottoscritto il “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti nella sede centrale del Mipaaf in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”.
Un accordo complessivamente soddisfacente perché contiene le norme per una sua immediata applicazione e prevede il confronto continuativo con le Rappresentanze sindacali e le RSU, concretizzando quanto previsto dal CCNL in tema di contrattazione integrativa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché dal Protocollo sottoscritto da CGIL – CISL – UIL con la Ministra per la pubblica amministrazione lo scorso 3 aprile.
Il testo del protocollo, di cui sono parte integrante il “Piano di Sorveglianza Sanitaria (PSS) del Medico Competente e Malattia Covid-19”, nonché il documento “Informativa sul trattamento dei dati personali” per i soggetti che, durante l’emergenza COVID-19, accedono ai locali ed agli uffici dello stabile ministeriale sede del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sito Roma, offre a nostro avviso sufficienti elementi per garantire la salute dei lavoratori e degli utenti presso la Sede Ministeriale.
Importante è avere previsto il costante coinvolgimento di tutte le figure della prevenzione sui luoghi di lavoro e le Rappresentanze sindacali, nonché l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Viene confermato l’impegno da parte dell’Amministrazione a dare il massimo impulso all’utilizzo del lavoro agile tenendo conto anche delle particolari condizioni di salute dei dipendenti affetti da patologie a rischio, nonché delle esigenze di cura dei figli minori e delle implicazioni legate alla possibilità di accesso al trasporto pubblico nonché ad altre specifiche esigenze segnalate dai lavoratori.
Nel caso di necessità di ridefinire una progressiva e graduale riattivazione del lavoro in sede è previsto il confronto con le RSU e le OO.SS per la definizione degli orari di lavoro per garantire il distanziamento fisico ed evitare assembramenti in entrata o uscita.
Sono poi definite nel protocollo le Misure di prevenzione e protezione sia per quanto riguarda l’informazione e formazione dei dipendenti, le misure igieniche e di sanificazione degli ambienti e la responsabilità dell’amministrazione nel fornire i DPI a tutti i lavoratori. Mediante il Medico competente viene introdotta la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori fragili (per ragioni di salute o per esigenze di cura ed assistenza) e definite le procedure di ripresa del lavoro per eventuali lavoratori che abbiano contratto l’infezione o siano stati identificati come “contatti
stretti”.
In particolare, abbiamo voluto sottolineare l’utilità di estendere a tutto il personale uno screening tramite analisi sierologica sul Covid-19 al momento del rientro in servizio; abbiamo apprezzato che, su questo argomento, l’Amministrazione abbia comunicato che si impegnerà a valutare la possibilità di stipulare una Convenzione con Enti del servizio sanitario Nazionale per l’esecuzione sui dipendenti di esami diagnostici autorizzati e validati.
Il protocollo contiene inoltre le misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di infezioni da SARS COV 2 tramite la misurazione della temperatura corporea e la definizione delle misure in caso di sintomi in sede.
E’ istituito inoltre il Comitato di monitoraggio composto dal Datore di Lavoro, da rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Territoriali, dalle RSU, dagli RLS, dal Medico competente e dall’RSPP.
Con la nota a verbale allegata al Protocollo, abbiamo tuttavia dovuto esprimere il nostro dissenso rispetto al fatto che la Delegazione di Parte Pubblica, nonostante le reiterate sollecitazioni in merito ed una segnalazione di questa O.S. all’Ispettorato della Funzione Pubblica non sia stata in condizioni di definire una proposta complessiva riguardante anche gli uffici Centrali e Periferici dell’ICQRF.
Auspichiamo quindi che, se necessario con l’intervento dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, a breve il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali provveda a sanare tale anomalia per ricondurre nell’alveo delle corrette relazioni sindacali la materia della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro così come previsto dall’art.7 comma 6 lettera k) del CCNL 2016-2018, nonché dall’art. 43, comma 1 lettera c) del CCNL area Funzioni Centrali 2016-2018.
FP CGIL Nazionale Coordinatore Nazionale Coordinatore Nazionale
Esecutivo Funzioni Centrali FP CGIL MIPAAF FP CGIL Dirigenti
Anna Andreoli Savino Cicoria Domenico Mancusi