A TUTTO IL PERSONALE
Con la pubblicazione del Decreto Legge n. 34 pubblicato il 19 maggio in Gazzetta Ufficiale, sono stati confermati ed istituiti provvedimenti riguardanti il lavoro e le famiglie. Ecco i principali:
Congedi, permessi e assenze particolari
Viene incrementato da 15 a 30 giorni il congedo con retribuzione al 50% per i genitori con figli fino a 12 anni da usufruire tra il 5 marzo e il 31 luglio 2020; possono fare domanda entrambi i genitori di figli minori di 12 anni (o disabili senza limiti di età). Ne hanno diritto anche coloro che sono in smart working o che abbiano già usufruito del periodo massimo di congedo parentale ordinario, individualmente o entrambi. Anche il congedo non retribuito e senza contribuzione figurativa per i figli fino a 16 anni sale a 30 a giorni. Sui permessi Legge 104 si prevedono ulteriori 12 giorni da utilizzare nei mesi di maggio e giugno. Infine, prorogate al 31 luglio 2020 le assenze che sono state equiparate al ricovero ospedaliero dall’articolo 26 del Dl «Cura Italia».
Smart working
Un’altra norma ribadisce quanto stabilito nella Direttiva 3/2020 e prevede, alla luce della graduale ripresa delle attività economiche, che le Pa riorganizzino il lavoro e l’erogazione dei servizi in modo da sostenere il tessuto produttivo del Paese. Lo smart working resta la modalità ordinaria. Ma appare prioritario dare corso alle istanze e segnalazioni dei privati, assicurando la continuità dell’azione amministrativa e la rapida conclusione dei procedimenti.
Reddito di emergenza
Arriva anche il cosiddetto Rem, il Reddito di emergenza, un aiuto ai nuclei con maggiori difficoltà (circa 1 milione di famiglie finora escluse dai sussidi) a cui l’Inps erogherà da 400 a 800 euro, due quote in base ai componenti della famiglia. Le condizioni per accedervi sono risiedere in Italia, dichiarare un Isee inferiore ai 15mila euro, disporre di un patrimonio mobiliare al di sotto dei
10mila euro e non percepire il reddito di cittadinanza. Le domande devono essere presentate all’Inps entro il termine del mese di giugno 2020.
Raddoppia il bonus babysitter
Confermato anche il bonus babysitter. Il contributo è di 1200 euro e raddoppia rispetto ai 600 euro precedenti: potrà essere speso anche per iscrivere i bimbi ai campi scuola. Quest’ultima voce è sostenuta dall’impegno al «potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa» da giugno fino a settembre e dal rifinanziamento del Fondo per le politiche della famiglia con 150 milioni di euro da destinare ai Comuni per le attività della fascia fra i 3 e i 14 anni.
Bonus vacanze
Tax credit vacanze: per il 2020 è riconosciuto un credito alle famiglie con un Isee non superiore a 40mila euro, utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare e modulato in base alla numerosità del nucleo: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona. Il contributo potrà essere speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Nell’80 per cento come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, nel restante 20 per cento come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari.
Buono mobilità
Al fine di favorire la riduzione degli assembramenti, in particolare quelli che si creano sui mezzi pubblici, il decreto Rilancio ha stanziato 120 milioni di euro per agevolare la mobilità. In particolare, sarà erogato un bonus mobilità, del valore di 500 euro, che potrà essere utilizzato per l’acquisto di bici, e-bike, monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel. Lo si potrà utilizzare, una sola volta, per sostenere il 60% della spesa totale: la sua particolarità consiste nel fatto di essere retroattivo, in quanto può essere utilizzato per gli acquisti effettuati dal 4 maggio scorso fino al 31 dicembre 2020. Spetta a tutti i cittadini maggiorenni che risiedono nei comuni con più di 50mila abitanti.
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti Susanna Di Folco