ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE SI TORNA A FIRMARE ACCORDI
Dopo l’accordo sugli articoli 18, firmate altri 5 importanti intese. Nel corso di due giorni di videoconferenza – quasi ininterrotti – abbiamo firmato con l’Agenzia delle Entrate ben cinque accordi molto importanti, che recepiscono in massima parte le richieste sindacali contenute nella dichiarazione congiunta allegata all’accordo del 20 aprile 2020 sugli articoli 18. Il giorno 29 sono state firmate le ripartizioni tra personale dirigenziale e lavoratori del comparto della quota incentivante 2018 e dell’incentivo previsto per il 2018 ai sensi dell’articolo 1, comma 7, del Decreto Legislativo 157/2015 (già articolo 3, comma 165 Legge 350/2003). Questi due accordi sono molto importanti in quanto confermano le somme previste per gli anni precedenti e sono propedeutici alla contrattazione – che si svolgerà nei prossimi giorni – che dovrà portare materialmente il salario accessorio 2018 nelle tasche di tutti i lavoratori dell’Agenzia. A seguire sono stati siglati gli accordi per l’incentivazione del personale che presta servizio presso i front-office per l’anno 2019 e la stabilizzazione del personale distaccato prima del 2 aprile 2017 in una regione diversa da quella di organica appartenenza. Mentre per quest’ultimo accordo si tratta della conferma di una prassi che si svolge ogni anno, per l’acconto dell’indennità di front-office è la risposta alle richieste sindacali, rimaste inascoltate per oltre un anno. Infine, il giorno 30 abbiamo firmato l’intesa forse più importante, quella per la definizione delle misure di prevenzione e sicurezza dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19. È stato un accordo fortemente voluto sia dalla parte sindacale che dalla parte pubblica e risponde all’esigenza di coniugare le diverse condizioni territoriali con la fissazione di standard di sicurezza molto alti per tutto il personale dell’Agenzia. Nei 19 punti dell’accordo, oltre a confermare lo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, vengono fissati una serie di obblighi per l’Agenzia che non si fermano alla fornitura giornaliera dei dispositivi di protezione individuali, ma si individuano altre e migliori forme di tutela, soprattutto per il personale a contatto con il pubblico. È altresì importante aver previsto un tavolo permanente di confronto a livello nazionale e confronti obbligatori sia regionali che di singolo posto di lavoro. In questi mesi, infatti, accanto a esperienze sicuramente positive in molte regioni, abbiamo trovato anche direttori regionali assolutamente refrattari al confronto in una materia fondamentale come quella della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. Il segnale che giunge da quest’accordo – imprescindibile per noi e per tutti i lavoratori – a tutta l’Agenzia delle Entrate è il seguente: sulle questioni che riguardano la tutela e il benessere delle persone l’Agenzia non procede unilateralmente ma confrontandosi con il sindacato a tutti i livelli. Speriamo che tutti capiscano il messaggio in modo chiaro e forte.
Roma, 3 maggio 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/UNSA FLP
Boldorini Silveri Cavallaro Sempreboni Patricelli