Al Presidente ENAC
Dott. Nicola Zaccheo
SEDE
Al Direttore Generale ENAC
Dott. Alessio Quaranta
SEDE
e,p.c.
Al Sig. Capo Gabinetto Ministra
delle Infrastrutture e Trasporti
Dott. Alberto Stancanelli
Ai Consiglieri di Amministrazione ENAC
SEDE
Via PEC a: protocollo@pec.enac.gov.it
Egregi Presidente e Direttore Generale,
abbiamo ricevuto la Vostra illuminata, estesa e minuziosa comunicazione sopraggiunta inaspettatamente proprio mentre ci si stava ormai predisponendo alla ricezione dell’ennesimo “bollettino giornaliero” diffuso – come di consueto ormai – dal Direttore Generale forse anche, chissà, ispirato dai contenuti delle almeno 7 note unitarie sindacali trasmesse a partire dal 24 Febbraio al 25 Marzo u.s., con le quali veniva di volta in volta legittimamente stimolata da parte delle scriventi OO.SS. l’attuazione delle indispensabili misure di prevenzione stabilite dal governo sull’emergenza Covid-19 a tutela dei lavoratori, o chieste informazioni utili al medesimo scopo.
Talvolta costretti all’invito-diffida per ottenere il necessario ascolto e stimolare la corretta applicazione delle norme contenute nei D.L., DPCM e Direttive tese evidentemente a sfavorire il possibile contagio dei lavoratori dipendenti da codesto Ente e indirettamente delle loro famiglie.
Tutto ciò nelle intenzioni volte anche ad indurre consapevolezza nel ritenere necessario avviare un confronto serio e responsabile tra le parti, nell’ambito di una corretta e rispettosa pratica delle relazioni sindacali, utile a cercare di addivenire ad intese comuni e condivise tese all’esclusivo salvaguardia della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Del resto, è stato ampiamente dimostrato dai fatti che proprio mediante l’ascolto, la partecipazione e l’impegno profuso responsabilmente dalle istituzioni e dalle parti sociali, che nel Paese è stato possibile mettere in campo da parte del Governo tutta una serie di provvedimenti che stanno incidendo fortemente nella battaglia contro la pandemia determinata dal Covid-19.
In ENAC, purtroppo, prendiamo atto che a tale funzionale strategia non si è voluto colpevolmente ricorrere, preferendo interrompere unilateralmente le relazioni sindacali per adottare una linea di assoluta ed irrazionale intransigenza e agire in totale autonomia, malgrado l’impegno preso dall’Ente a suo tempo con le scriventi OO.SS. tendesse a favorire uno scambio di informazioni e
aggiornamenti sull’evolversi della situazione per procedere in maniera condivisa fino alla conclusione dell’emergenza.
Una rappresentazione inquietante e nient’affatto rispettosa delle regole democratiche e sindacali stabilite dalle norme vigenti di cui in futuro dovremo ovviamente tener conto nelle valutazioni che saremo chiamati a fare di seguito all’auspicabile superamento dell’emergenza sanitaria tuttora in corso.
Cercare di ricomporre oggi, a distanza di mesi, una frattura tra le parti scavata volutamente così in profondo adducendo a giustificazione l’elenco dei provvedimenti assunti in quest’arco temporale, peraltro tardivamente e sicuramente non usando la “farina del proprio sacco” non rappresenta solo un insulto alle sensibilità e all’intelligenza dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali, ma vieppiù un esercizio di mera e ostentata presunzione che non intendiamo affatto tollerare.
Distinti saluti.
Roma, 6 aprile 2020
FP-CGIL UIL-PA UIL-Trasporti FLP
F. Quinti S.Colombi I. Viglietti R. Cefalo
M. Barberis C. Conti R. Giametta P. Proietti