PROGRESSIONI VERTICALI E LEALTA’
Siamo alle solite.
Non si era neanche concluso l’incontro sulla ridefinizione dei regolamenti su mutui e prestiti ai dipendenti che alcune sigle, non firmatarie del CCNL e non legittimate – per loro lecita scelta – a sedere al tavolo della contrattazione hanno fatto un resoconto analitico della riunione tenutasi, quasi fossero effettivamente presenti al tavolo …
Come se ciò non bastasse, le stesse si spingevano a ipotizzare scenari sulle progressioni verticali, riportando notizie non verificate ma dando comunque l’impressione di avere canali privilegiati di comunicazione con i vertici dell’Istituto.
Visto che i vertici dell’Istituto mostrano di non avere alcuna considerazione verso il sistema delle regole sindacali, ricordiamo che: 1- al tavolo della contrattazione possono sedere solo le sigle firmatarie del CCNL, sulla base di una norma avallata anche dalla giurisprudenza, che se non rispettata determina condotta antisindacale; 2- sulla base del protocollo delle relazioni sindacali siglato, l’Amministrazione deve trasmettere, prima di ogni incontro, esclusivamente alle sigle legittimate, la documentazione utile alla discussione.
Sul rispetto di queste regole vigiliamo attentamente, ricordando all ’Amministrazione che i doppi giochi non solo sono inutili, ma possono essere anche controproducenti.
Per questo, comunicheremo a breve le condizioni delle scriventi OO.SS. per gli incontri in videoconferenza. A salvaguardia della trasparenza lealtà e correttezza delle relazioni sindacali.
Chiediamo, inoltre, di ricevere copia della documentazione relativa al prossimo incontro con anticipo.
Venendo al merito dell’incontro di lunedì, sulle progressioni verticali non riteniamo che, vista la situazione attuale, si possa pensare di sottoporre i lavoratori a prove concorsuali scritte anche con anticipo della banca dati oppure a colloquio orale.
Considerando che l’art. 22 comma 15 del D. Lgs. 75/2017 fa riferimento a “procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno” noi proponiamo che la progressione avvenga con una procedura selettiva che consideri i titoli, l’anzianità di servizio e l’idoneità in precedenti progressioni verticali.
Inoltre, visto il particolare aggravio di lavoro che dovrà affrontare l’Istituto nei prossimi mesi, chiediamo al Presidente di riproporre al Dipartimento della Funzione Pubblica una deroga al titolo di studio per la partecipazione ai bandi per le prossime selezioni interne, al fine di dare il giusto riconoscimento a chi da anni svolge mansioni superiori.
Questa la nostra proposta, dalla quale non indietreggeremo e sulla quale chiederemo all’ Amministrazione di esprimersi con chiarezza, disconoscendo così un accordo che tutti abbiamo appreso da un comunicato sindacale che sembra già in essere tra amministrazione e qualche sindacato non legittimato alla contrattazione e a condizioni che noi rigettiamo in toto.
Roma, 2 aprile 2020
FP CGIL
ARIANO – TREVISANI
CISL FP
Paolo SCILINGUO
UIL PA
Sergio CERVO
CONFINTESA FP
Francesco VIOLA
CONFSALUNSA
CIARALDI- PEPPETTI