L’EMERGENZA NON PUÒ BLOCCARE CCNI E PROGRESSIONI VERTICALI
In questi giorni la gestione dell’emergenza coronavirus e l’evolversi degli eventi nel nostro paese ha travolto tutti.
Presi dalla sequenza dei D.P.C.M. e degli Hermes che ne derivano non possiamo però dimenticare il CCNI che garantisce il salario accessorio ai lavoratori dell’Istituto e le progressioni verticali.
Proprio in considerazione dei tempi duri che stiamo vivendo e ci aspettano durante quest’anno non solo come cittadini ma anche come dipendente dell’INPS, riteniamo che l’Amministrazione debba accelerare i tempi per la firma dei CCNI 2019 e 2020.
In ragione del ruolo che l’INPS dovrà svolgere per la gestione di tutte le misure a tutela dei lavoratori, delle imprese e della famiglia che i decreti portano riteniamo che l’Amministrazione può, ma soprattutto deve, esercitare pressioni verso i Ministeri vigilanti affinché l’autonomia negoziale dell’Inps sia garantita, salvaguardando tutti gli istituti già consolidati e confermati anche con il CCNI 2018.
Considerando che l’impossibilità di sedersi fisicamente intorno a un tavolo non sia certo un fattore limitante o di blocco per la contrattazione, chiediamo la convocazione urgente per il CCNI 2019 e 2020.
L’Amministrazione, in un momento in cui si chiede ai dipendenti dell’Istituto di garantire la continuità dei servizi alla cittadinanza e anche la gestione di una parte di questa emergenza, deve dare la certezza ai propri dipendenti dell’erogazione completa del salario accessorio del 2019 e 2020 attraverso i relativi CCNI.
Inoltre, proprio in questo momento in cui ancora una volta l’INPS è chiamato ad uno sforzo enorme ed aggiuntivo rispetto alle attività ordinare, chiediamo all’Amministrazione un segno concreto di riconoscimento della professionalità ai lavoratori di area A e B attraverso le progressioni verticali. Chiediamo al Presidente di non dimenticare questi lavoratori e di impegnarsi affinché si concretizzi subito una procedura semplificata per consentire il passaggio di area il più rapidamente possibile. Questo momento, deve essere anche l’occasione per dare una risposta a chi non possiede i titoli delle Brunetta strappando una deroga alla luce dell’eccezionale impegno che il personale dell’Istituto sta dimostrando per garantire la continuità dei servizi, nonostante tutte le difficoltà in essere partendo dall’accesso alla rete. I lavoratori si aspettano concretezza e certezza sia per il salario sia per il riconoscimento della professionalità.
Roma, 28 marzo 2020
FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano