Coronavirus: sindacati sicurezza e difesa, lavoratori presenti ma tutelare salute

26 Marzo 2020

Lotta all’emergenza epidemiologica da Covid-19. I lavoratori del comparto sicurezza e difesa ci sono, ma va tutelata anche la salute loro e delle rispettive famiglie. Ad affermarlo in un comunicato sono Fp Cgil, Silp Cgil, Uil Polizia, Silf, Silca, Siam e Silme, aggiungendo che: “È il momento più duro per il nostro Paese dalla seconda guerra mondiale. Stavolta c’è da combattere un nemico invisibile e subdolo che attenta alla vita delle persone più deboli e vulnerabili. Contro la pandemia, in prima linea c’è il personale della sanità. Girano su tutti i media i volti stravolti dalla fatica dei medici, degli infermieri, di tutti i soccorritori. Tanti di essi hanno contratto il virus e purtroppo qualcuno ci ha rimesso la vita. A loro va il nostro più sentito grazie! Oggi ci si rende conto di quanto importante è la sanità pubblica e quanto deleteri, insensati e dannosi sono stati i tagli lineari degli ultimi anni.

Subito dietro al personale della sanità ci sono gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate che, malgrado le carenze organiche, continuano a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico mettendo a rischio la salute propria e delle loro famiglie. Ancora una volta, nel momento del bisogno, questa categoria di lavoratori sta dimostrando professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio. Si chiede di pensare anche alla sicurezza ed alla salute di queste donne e di questi uomini e delle loro famiglie. Servono Dispositivi di Protezione Individuale efficaci ed una corretta formazione sul loro utilizzo, serve materiale igienizzante, serve garantire la sanificazione dei luoghi e dei mezzi di lavoro, serve organizzare i servizi in maniera tale da mantenere l’operatività con la minore presenza possibile negli uffici, servono strumenti per la misurazione della temperatura corporea. Occorre che in tutte le regioni, senza eccezione alcuna, al personale del comparto sia riconosciuta una corsia preferenziale (subito dopo il personale sanitario) per l’accesso ai tamponi e ad una profilassi dedicata”.

“Vi è infine la necessità e l’urgenza di aprire un tavolo di confronto continuo e diretto tra le Amministrazioni e le OO.SS. del comparto, comprese quelle del personale militare, al fine di: garantire la corretta, omogenea e puntuale applicazione di tutti quegli istituti (lavoro agile e dispensa precauzionale in particolare) che consentono di far fronte alle esigenze di servizio, limitando al massimo la mobilità del personale e la presenza in ufficio, di garantire in ogni momento un contingente di personale sano e prontamente operativo e di ridurre il rischio di chiusura di interi Uffici/Reparti; assicurare la giusta retribuzione a tutti gli operatori impiegati, in maniera precisa, puntuale ed omogenea tra le diverse Amministrazioni; evitare che “eccessi” da competizione portino a sottovalutare i rischi per il personale. Rispetto alle criticità evidenziate ci aspettiamo dal Governo la giusta attenzione, per continuare a svolgere con la dovuta serenità il nostro compito di soccorso pubblico, oltre che di garante dell’ordine e della sicurezza pubblica, per la cittadinanza”, concludono.

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