LA PRODUTTIVITÀ NON È UN GIOCO A PREMI
Abbiamo ricevuto l’invito a partecipare, il prossimo 5 febbraio, ad una cerimonia evento, alla presenza
dello stesso Ministro Franceschini, avente ad oggetto la premiazione del “migliore dipendente della DG
Archivi dell’anno”. Una cerimonia solenne, nel corso della quale verranno premiati, con una medaglia
raffigurante il Giano bifronte, direttamente dal Ministro, tre dipendenti.
Diciamo subito pubblicamente che noi non parteciperemo: non per una questione di scortesia, ma per
ragioni di rispetto verso tutti i lavoratori che svolgono con coscienza i propri compiti.
Il settore degli Archivi ha più che mai bisogno di risorse umane ed investimenti organizzativi, e non certo di questo tipo di concorsi. Inoltre non siamo a scuola, se si vuole avviare un confronto serio sulla produttività noi ci siamo, ma se queste sono le premesse, proprio no. Partiamo dalle carenze degli organici,dalla desertificazione professionale negli Archivi, dalla mancata riprogettazione organizzativa dei servizi, dal taglio delle risorse per il funzionamento, dalle condizioni di sicurezza in cui operano e che
purtroppo hanno registrato la tragedia di due morti sul lavoro, dalle pesanti responsabilità addossate ai
funzionari che gli Archivi li dirigono. In questo contesto dobbiamo parlare e confrontarci sulla produttività e non per produrre passerelle, ricchi premi e cotillon.
Su questo dovrebbe riflettere chi ha ideato il concorso a premi ma soprattutto il Ministro che avalla operazioni che, più che premiare, mortificano i lavoratori.
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni