Profilo “SafetyInspector”
A seguito dell’incontro del 2 dicembre scorso, l’Ente avrebbe dovuto ufficializzare alcuni chiarimenti riguardo alla nota avente per oggetto il profilo “SafetyInspector”. Chiarimenti che proviamo a riassumere, in attesa della versione ufficiale. Con qualche commento. La lettera in questione non istituisce alcun nuovo profilo professionale; il suo scopo è quello di dare inizio al processo di unificazione delle competenze di aerodromesafety e flightsafety in un’unica area di specializzazio-ne del profilo professionale di Ispettore aeroportuale. Si tratta cioè del primo passo del più ampio progetto di accorpamento delle specializzazioni del Profilo di ispettore aeroportuale, già oggetto di confronto con le OO.SS (senza accordo su alcuni aspetti significativi – ndr). Seguiranno dunque lettere analoghe per le altre aree di specializzazione. Accederanno alla nuova specializzazione gli ispettori già specializzati in aerodromesafety e flightsafety (oltre ai neo assunti), ma senza automatismo: ad ognuno sarà garantito il percorso di formazione necessario allo svol-gimento dei nuovi compiti. A nessuno saranno attribuiti compiti e funzioni per cui non sia formato e abilitato. La durata della formazione sarà adeguata ai contenuti (cioè: dovremmo superare il vincolo dei tre giorni di cor-so che abbiamo conosciuto fin qui, la durata dei corsi sarà funzionale all’ampiezza e complessità delle compe-tenze da acquisire). Ciò dovrebbe valere per tutte le specializzazioni. Checklist e documentazione di riferimento dovranno essere riviste. Da rivedere anche competenze e respon-sabilità di chiunque sia coinvolto nelle attività di presidio (turni e reperibilità). Le funzioni relative a crisis management aeroportuale e segnalazioni di incidenti e inconvenienti gravi saranno prevalentemente assegnate agli specializzati Safety ma non in modo esclusivo (cioè: turni e reperibilità non so-lo a carico degli ispettori specializzati Safety ma di tutti gli ispettori adeguatamente formati, con le regole at-tuali).
Questione specifica del monitoraggio del numero dei movimenti per anno sulle elisuperfici occasionali, indica-to nell’elenco di competenze attribuibili al futuro ispettore specializzato Safety, monitoraggio di fatto impos-sibile con le regole e le risorse attuali: l’Ente conosce la complessità del problema, tant’è che ha in corso l’adozione di una procedura di raccolta e gestione delle segnalazioni tramite un applicativo web che dovrebbe essere attivo da metà febbraio 2020. Nel frattempo, ad evitare l’esposizione a responsabilità eccessive, dispor-rà la sospensione temporanea del monitoraggio da parte delle Direzioni Aeroportuali. Nel complesso, la discussione è stata certamente utile per i chiarimenti illustrati sopra, che dovrebbero ferma-re inopportune “interpretazioni” locali e delineare il percorso futuro. Ne escono però confermate tutte le di-vergenze tra OO.SS. e Amministrazione: sulla “specializzazione leggera” e fungibile, che noi vorremmo invece ben più definita e dai confini certi – a partire dai requisiti di accesso differenziati per aree di specializzazione; e sull’ispettore “multiruolo”, inaccettabile con l’accorpamento delle aree di specializzazione.
Roma, 08 gennaio 2020
FP CGIL ENAC
M. Barberis