Cari Colleghi,
ci sembrano necessari alcuni chiarimenti in merito all’accordo sottoscritto il 30 dicembre 2019.
Va innanzitutto ricordato che a fronte delle giuste istanze evidenziate dai colleghi dell’Area B, già nel CCI 2018 I Sindacati hanno ottenuto dall’Amministrazione l’impegno di “attivare nel 2019 attività progettuali che prevedono il coinvolgimento delle Aree A e B per il maggior impegno richiesto nella gestione del cambiamento organizzativo ed operativo legato all’introduzione del documento unico e il cui finanziamento troverà giustificazione nell’art.10, comma 2 del “Regolamento per l’adeguamento ai principi di razionalizzazione e contenimento della spesa in ACI”.
Come sapete, i ritardi nella approvazione del CCI 2018 non ci hanno consentito di poter concretizzare questa previsione, dal momento che solo ora possiamo cominciare le trattative per il CCI 2019 .
Il giorno 13 gennaio p.v. avremo la prima riunione sul CCI 2019 e sicuramente questo aspetto sarà tra le priorità da affrontare.
Va ricordato inoltre che in concomitanza con il percorso di progressioni iniziato nel 2015, i contratti integrativi hanno riconosciuto, in mancanza di altri strumenti, l’art.32 che indennizza l’impossibilità contrattuale del passaggio tra Area B e Area C, con una quota che per i B3 più anziani equipara al secondo livello economico dell’Area C.
Inoltre, nel 2019 abbiamo sottoscritto un accordo sulla organizzazione del lavoro in base al quale si chiarisce quali sono le attività che i B possono svolgere.
Nell’ambito del CCI 2020, il 30 dicembre 2019, insieme all’accordo per le progressioni economiche, i sindacati hanno firmato una dichiarazione di intenti per una revisione della scala parametrica per un riequilibrio economico tra le aree.
Con molto senso di responsabilità i Sindacati cercato di dare risposte ai colleghi bloccati non dalla nostra volontà ma da normative contro le quali ci siamo battuti in passato e ci stiamo battendo.
La nostra battaglia per un ordinamento professionale che risponda effettivamente ai gravosi compiti che i colleghi svolgono non si è fermata.
Vi ricordiamo che a dicembre, nei giorni 10, 12 e 17, eravamo in piazza per chiedere le risorse per il rinnovo contrattuale e che si arrivi alla tanto attesa riforma del nuovo ordinamento professionale.
Noi non ci fermiamo e chiediamo il vostro sostegno per ottenere nelle prossime iniziative che verranno promosse.risultati tangibili.
CGIL FP – CISL FP – UILPA