Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
Con riferimento alle graduatorie relative alle progressioni economiche 2018, pubblicate prima in via provvisoria e successivamente, il 12 dicembre us, in via definitiva, sono emerse diverse criticità che meritano di essere segnalate.
Innanzitutto risulta che ai lavoratori transitati nell’amministrazione giudiziaria da altre pubbliche amministrazioni, diversamente da quanto avvenuto in occasione della redazione delle graduatorie provvisorie e delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017, sia stato decurtato l’intero punteggio della valutazione del servizio prestato nelle amministrazioni di provenienza (dieci punti ad anno). Tale comportamento ondivago delle commissioni non solo non trova alcun riscontro nella normativa di riferimento che è quella dell’accordo siglato il 10 gennaio scorso ma si pone in netto contrasto con la stessa atteso che ove si ritenesse non valutabile né valutato il servizio prestato presso le amministrazioni di provenienza lo stesso dovrebbe ricevere il punteggio di 9,50 ad anno secondo quanto stabilisce la tabella A del citato accordo (che è identica alla analoga tabella dell’accordo sulle progressioni anno 2017).
Risulta inoltre che il titolo di mediatore civile sia stato riconosciuto solo in alcuni casi ma non si comprende in base a quali criteri; sia stato valutato come servizio prestato presso altre pubbliche amministrazioni l’attività svolta nell’amministrazione giudiziaria in posizione di comando da personale successivamente transitato nei ruoli dell’organizzazione giudiziaria; non sia stato valutato il servizio come ufficiale di complemento presso il Ministero della Difesa pur richiedendo tale lavoro il superamento di una prova concorsuale e pur essendo lo stesso coperto da regolare retribuzione e contribuzione.
Infine rimane aperta la questione relativa al biennio di anzianità quale presupposto per poter partecipare alla procedura. Le commissioni, infatti, nonostante gli interventi unitari di tutte le sigle firmatarie dell’accordo posti in essere sull’argomento in occasione della pubblicazione delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017, continuano a ritenere che il biennio debba riguardare solo il lavoro svolto nel Ministero della Giustizia ad onta della lettera dell’accordo che viceversa fa riferimento sic et simpliciter a due anni di anzianità maturati nella fascia economica di appartenenza.
La situazione sopra descritta sta generando forti malumori tra i lavoratori, specie tra quelli che hanno subito la decurtazione del punteggio a seguito della pubblicazione delle graduatorie definitive.
Tanto premesso CGIL CISL e UIL chiedono che a cura di codesta generale direzione siano fornite alle commissioni indicazioni univoche sui criteri da seguire nella formazione delle graduatorie e che
queste ultime, pur se pubblicate in via definitiva, analogamente a quanto avvenuto per le graduatorie delle progressioni 2017 siano emendate laddove sia accertato che le istanze di riesame dei lavoratori interessati siano fondate e pertanto meritevoli di essere accolte.
Con riserva di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso