Fp Cgil denuncia, girandola di incarichi in Inps, Tridico autorefereniziale

13 Dicembre 2019

“Girandola di incarichi all’Inps. Tutto cambia, tranne l’autoreferenzialità del presidente”. A denunciarlo è la Fp Cgil Nazionale, spiegando che: “Apprendiamo che dal prossimo 16 dicembre decorrono nuovi incarichi dirigenziali di prima fascia all’Inps”. Secondo il sindacato, “ciò accade a valle di un interpello effettuato sulla base di una determinazione presidenziale ‘con i poteri del consiglio di amministrazione’, che solo a breve dovrà comunque essere nominato, e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali sul progetto organizzativo che il presidente Tridico intende affidare ai nuovi nominati. Progetto le cui coordinate sfuggono alla nostra comprensione e che forse avrebbero potuto meglio decifrarsi solo con un reale coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e della stessa dirigenza dell’Istituto”.

Le nuove nomine, riferisce il sindacato dei servizi pubblici della Cgil, “così appaiono motivate unicamente dall’obiettivo di mettere in atto una generale girandola di incarichi secondo la logica del ‘cambiare tutto per non cambiare nulla’, sicuramente non i difetti che negli anni le diverse gestioni hanno evidenziato, quali l’autoreferenzialità del ‘vertice politico’ ancorché privo di una strategia e di una visione utile a restituire quel senso di appartenenza e l’orgoglio dell’insieme dei lavoratori nel sentirsi parte attiva del soggetto pubblico più importante delle politiche di welfare del paese, utile a cittadini, lavoratori, pensionati e imprese, piuttosto che alle ambizioni e al protagonismo dei presidenti di turno”.

L’attuale rimescolamento di incarichi, per la Fp Cgil, “non supportato da una effettiva valutazione di merito dei dirigenti precedentemente assegnati nei rispettivi ruoli, finirà per incrementare ulteriormente il senso di smarrimento e di assoggettamento dei diretti interessati al solo principio della fedeltà al capo di turno, con grave e pesante nocumento della più complessiva immagine dell’ente agli occhi del paese. Da ultimo, ma non per ultimo, stigmatizziamo, solo a titolo di esempio di una riorganizzazione più orientata a sfasciare che a ricostruire senso e efficacia operativa, lo smembramento in tre direzioni centrali ciò che invece avrebbe potuto e dovuto essere ricondotto a unità organizzativa e di responsabilità con l’assegnazione dei distinti incarichi in tema di organizzazione, formazione, gestione e sviluppo delle risorse umane. Ma, si sa, la logica organizzativa spesso cozza con l’obiettivo di rendere meno leggibile la logica dei capi”, conclude la Fp Cgil.

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