Correttivi al riordino delle carriere delle Forze di Polizia: pessime notizie dal tavolo strategico. La Fp Cgil chiede di eliminare le disparità di genere negli organici dei sovrintendenti e degli ispettori.
Come avevamo preannunciato, il problema cardine da affrontare sulla questione del rior-dino delle carriere ha natura politica e non tecnica. Le riunioni al tavolo strategico tra le varie amministrazioni coinvolte confermano che, con le risorse stanziate fino ad oggi dal governo, non si può fare nulla di quello che è stato proposto dalle organizzazioni sindaca-li. Solo a titolo di esempio vi informiamo che una delle proposte che trova largo consenso tra le amministrazioni è quello di aumentare l’assegno di funzione previsto per i 17 anni di servizio di circa 9 euro netti al mese. Una misura che, oltre ad essere irrisoria, avrebbe un impatto devastante sul budget riservato alla Polizia Penitenziaria, infatti lo ridurrebbe del 60 %. Per non parlare poi del fatto che ancora una volta si inserisce nel riordino delle car-riere una misura che ha natura prettamente contrattuale. Per Agenti/Assistenti, Sovrin-tendenti e Ispettori, poco altro, se non qualche piccola riduzione nelle permanenze in al-cune qualifiche, e un minimo aumento della dotazione organica dei Sovrintendenti.
Anche oggi solo la Fp Cgil ha chiesto al Capo del Dipartimento di inserire tra i provvedi-menti previsti dai correttivi al riordino il superamento della disparità di genere nelle dota-zioni organiche del ruolo dei Sovrintendenti e degli Ispettori. Una battaglia che portiamo avanti in splendida solitudine.
Quanto sta accadendo conferma l’importanza di scendere in piazza al fianco della Fp Cgil e del Silp Cgil per chiedere al Governo gli stanziamenti necessari per rinnovare il contratto di lavoro e garantire adeguati correttivi al riordino delle carriere.
Vi aspettiamo il 25 luglio alle ore 10.00 in Piazza Montecitorio.
Bozza di PCD sul Nucleo di Polizia Penitenziaria presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo
Nella giornata di oggi si è tenuta anche una riunione in cui il Capo del personale ha pre-sentato una nuova bozza di PCD per l’accesso del personale di Polizia penitenziaria presso la Direzione Generale Antimafia e Antiterrorismo. La parte pubblica ha dichiarato di aver apportato alcune modifiche alla precedente bozza sulla base delle osservazioni fatte dalle Organizzazioni Sindacali e che tali modifiche sono state oggetto di un confronto con il Procuratore nazionale antimafia che si è opposto ad ul-teriori cambiamenti. Nel suo intervento la Fp Cgil ha evidenziato che, pur apprezzando lo sforzo fatto dall’Amministrazione nell’apportare alcune modifiche richieste dalle O.O. S.S. e pur comprendendo che sono state oggetto di discussione con il Procuratore nazionale, non si può essere soddisfatti della nuova bozza. In particolare abbiamo ribadito ancora una volta la nostra contrarietà all’utilizzo dei giudizi di fine anno e dei procedimenti di-sciplinari come elemento di valutazione negli interpelli. Tali elementi, oltre ad essere anti-quati e soggettivi, vengono spesso utilizzati come strumento di ritorsione nei confronti del personale. Per quanto sopra esposto non abbiamo concordato con quanto proposto con la parte pubblica.
Il coordinamento nazionale Fp Cgil Pol.Pen.