IPOTESI DI ACCORDO DI PROGRAMMA
Organizzazioni Sindacali ed Inail, consapevoli del superamento dell’attuale ordinamento
professionale, non più rispondente all’attività svolta dal Personale, concordano nel sostenere in
ogni sede una sua rivisitazione: l’elevata informatizzazione e l’organizzazione del lavoro per
processi hanno, infatti, reso non più valide le vecchie logiche classificatorie in quanto
prevalgono attività di verifica e controllo caratterizzate da crescenti responsabilità diffuse.
Pertanto, a partire dalla Commissione Paritetica prevista all’articolo 12 del vigente CCNL, si
adopereranno per rinvenire le più idonee soluzioni che dovranno produrre dalla prossima
stagione contrattuale, meccanismi in grado di ricollocare, in particolare, il personale delle aree
A e B, in ragione delle mansioni effettivamente svolte. Parimenti convengono di perseguire
l’individuazione di fabbisogni sempre più aderenti alle reali esigenze dell’Ente e nuove forme di
finanziamento dei fondi relativi al Personale.
In tale ottica, nell’ambito di contrattazione di secondo livello, assumono i seguenti reciproci
impegni:
– avviare, previo accordo, i passaggi verticali tra un’area e l’altra ai sensi della normativa
recata dal decreto Madia e, in seguito, attivando ogni possibile strumento verrà individuato
a tale fine;
– tenuto conto, poi, dell’imminente avvio della procedura concorsuale pubblica rivolta ad
acquisire nuovo personale, favorire soluzioni che consentano il massimo utilizzo della
riserva interna prevista; in tale ottica, vista la lunga esperienza maturata dal personale in
parola e il ridottissimo costo, limitato al solo differenziale economico, prevedere
l’ammissione alla selezione senza la fase preselettiva che è diretta a riconoscere le
competenze di base già ampiamente accertate per il personale in parola;
– parallelamente, come conseguenza della recente definizione del piano triennale dei
fabbisogni, procedere ad un accordo per gli sviluppi economici all’interno delle aree da
finanziarsi utilizzando una quota non superiore al 70% del compenso unico di
professionalità e prevedendo di procedere ai passaggi del personale inquadrato
attualmente all’apice della propria area di appartenenza al momento dell’introduzione di
ulteriori posizioni di sviluppo economico conseguenti alla ridefinizione contrattuale delle tre
attuali aree;
– prevedere sessioni di mobilità orizzontale verso altro profilo aprendo tale possibilità anche
al personale inquadrato nell’area B in ragione dell’evoluzione dell’ordinamento
professionale, come ad esempio per il ruolo di formatori.
– favorire e accelerare l’avvio di procedure concorsuali dirette al reclutamento di nuovi
informatici, professionisti legali, dirigenti ecc. avendo cura di creare opportunità per il
personale già in servizio;
– nel pieno rispetto delle normative in materia, prevedere che nel conferimento di incarichi di
dirigenza a tempo determinato ai sensi dell’art.19 del decreto legislativo 165/2001, si
valorizzino i funzionari dipendenti dell’Istituto che vantano in relazione agli incarichi da
ricoprire una riconosciuta esperienza e competenza.
– Indire, in vista delle nuove assunzioni, un bando di mobilità straordinaria che consenta di
ricollocare il personale che ne faccia richiesta presso strutture disponibili, ammettendo la
partecipazione anche dei colleghi sottoposti al vincolo di permanenza.
– infine, favoriranno il riappropriarsi di funzioni strategiche per i fini istituzionali come
l’attività di vigilanza e il rilancio del modello sanitario.