Il MIT, nel trasmettere, in merito alla riorganizzazione del Ministero, la nota con la quale sono state
riportate tutte le posizioni sindacali emerse ufficialmente al tavolo, sembra chiudere la vicenda con
una chiosa che non ci pare in linea con quanto previsto dal CCNL, né tantomeno, con quanto prospettato al tavolo da tutte le OO.SS. presenti.
In buona sostanza, quando si dice che “l’Amministrazione, nell’esercizio del suo pieno potere datoriale
in merito alla riorganizzazione, valuterà tutte le posizioni emerse in sede di confronto”, appare
evidente che la stessa sembri virare verso una interpretazione secondo cui il confronto ex articolo 5
CCNL parrebbe attestarsi in un mero scambio di opinioni. Per quel che ci riguarda, non è così. Infatti,
il primo comma del citato articolo 5, non a caso, afferma che “il confronto è la modalità attraverso
la quale si instaura un dialogo approfondito sulle materie rimesse a tale livello di relazione, al
fine di consentire ai soggetti sindacali, di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione alle misure che l’amministrazione intende adottare”. E ancora, più avanti si afferma che”al termine del confronto è redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse”.
Laddove appare di tutta evidenza che non possa limitarsi, la sintesi dei lavori, alle sole posizioni
delle OO.SS. , ma che diviene necessario comprendere se e come, le osservazioni prodotte dalle
stesse, vengano prese in considerazione e in quale misura. Insomma, sapere se il risultato a cui perviene l’Amministrazione è lo stesso con cui si è principiato il confronto oppure, come auspicabile,
se la proposta di parte datoriale ha inteso tener conto delle varie osservazioni e, nel caso, di quali. In
buona sostanza, se le valutazioni prodotte abbiano contribuito, costruttivamente, alla definizione
delle misure che l’Amministrazione adotta.
Tutto ciò lo abbiamo detto al tavolo, al termine dell’ultimo incontro. Tutto ciò lo ribadiamo con forza.
Stiamo parlando della riorganizzazione del Ministero: pensiamo sia utile e necessario, attraverso
un ulteriore incontro in cui ci si dica quali sono “le posizioni emerse”, conoscere quali direttrici
di marcia si intendano percorrere e, ovviamente, saperlo prima dell’emanazione degli atti formali.
Questo prevede il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Questo pretendiamo.
la coordinatrice Fp Cgil Mit p.la Fp Cgil nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella