Assemblee del 2 luglio:
un messaggio forte e chiaro ai vertici INAIL
Nella giornata del 2 luglio 2019, i Lavoratori dell’INAIL, partecipando alle assemblee unitarie indette dalle scriventi, hanno scritto una pagina importante nella storia del nostro Istituto.
Una risposta corale a sostegno delle OO.SS., ma anche un messaggio forte e deciso ai Vertici dell’Ente per dire che la misura è colma e urge un immediato cambio di passo.
In tutte le sedi i colleghi hanno manifestato la propria insoddisfazione, quando non vera e propria indignazione, nei confronti di quanti, da anni ed in maniera ripetuta, assumono decisioni che ricadono negativamente sul loro quotidiano lavoro.
Hanno espresso disorientamento e disagio per la mancanza di puntuali istruzioni dalle Direzioni Centrali, in luogo di informazioni poco chiare che troppo spesso costringono le strutture territoriali ad elaborare risposte che possono differire da sede a sede.
Hanno manifestato preoccupazione per l’aumento dei casi di insoddisfazione dell’utenza: nell’assemblea di Milano, ad esempio, abbiamo appreso di cittadini che hanno chiamato il 112 per la mancanza di tempestive risposte a causa di malfunzionamenti informatici.
Hanno sostenuto che è triste ed umiliante vedere diminuire nell’utenza la percezione della capacità dell’INAIL di dare concrete risposte, tanto da spingere a loro volta i colleghi a richiedere l’intervento della forza pubblica per far fronte alle offese ed alle minacce spesso messe in atto nei loro confronti.
Eppure, i lavoratori dell’Inail continuano con dedizione e professionalità a dare il massimo, consapevoli dell’importante ruolo svolto e della funzione sociale dell’Ente, pur sentendo il centro sempre più lontano e preoccupati per un futuro che è sempre più incerto.
Testimonianza ne è un piano triennale dei fabbisogni ricco di grandi ambizioni e di fantasiose innovazioni, ma privo di un’attenzione complessiva verso le numerose questioni aperte in Inail che da anni le scriventi OO.SS. portano all’attenzione dell’amministrazione per trovare una soluzione e che quest’ultima, evidentemente, continua a ritenere marginali. Invece di rivendicare il proprio ruolo nel welfare del Paese con la richiesta di fabbisogni adeguati alle competenze, l’Inail preferisce semplicemente “…assicurare il presidio delle funzioni dell’Istituto in presenza di cessazioni del personale” delineando un percorso assunzionale che, a fine 2021, porterà comunque l’Ente ad avere un organico carente di oltre 700 unità rispetto al totale previsto – differenza peraltro sottostimata in quanto possono essere calcolati solo i pensionamenti legati al raggiungimento dei requisiti previsti dalla Fornero. Peccato che non si siano fatti i conti con il
Personale e con le crescenti esigenze di tutela dell’utenza; peccato che si continui ad avvilire entrambi scaricando loro addosso il peso delle disfunzioni.
La procedura “Agenda” è soltanto l’ultima di una lunga serie di scelte problematiche dell’Amministrazione, che nessun Dirigente si sente in dovere di ripensare nonostante siano evidenti le conseguenze dell’avvio in produzione effettuato senza le doverose sperimentazioni e valutazioni. Conseguenze, queste, che lasciano l’amaro in bocca anche perché vanno spesso a sostituire procedure conosciute, testate ed affidabili. La stessa metodologia imposta del “service now”, perfino per la sostituzione dei pc dei colleghi, è oggetto di critica da parte del Personale, perché economicamente onerosa, non tempestiva, impersonale nelle risposte e spesso non risolutiva per le questioni tecniche, nonostante i lunghi tempi di attesa.
I Lavoratori hanno, quindi, concordato sui temi delle assemblee, impegnando le scriventi a continuare nelle richieste avanzate che sono state sintetizzate nei seguenti tre punti:
1) necessità di un rilancio dell’attività istituzionale dell’Inail, per offrire alla particolare utenza servizi efficaci e di elevata qualità attraverso un piano di investimenti che porti a nuove assunzioni, ad un potenziamento delle attività Istituzionali e di prossimità col territorio, prevedendo l’ampliamento dei servizi offerti, specie quelli sanitari, diretti a tecnopatici ed infortunati o quelli di finanziamento alle imprese per incidere maggiormente sulle dinamiche prevenzionali;
2) Una concreta politica di valorizzazione del Personale dell’Istituto attraverso la contrattazione integrativa;
3) Una più avveduta gestione dello strumento informatico, che deve essere di supporto alle attività e non motivo di aggravio e frustrazione sia per il lavoratore interno che per l’utente che si rapporta con le procedure online dell’Inail.
A conclusione di questo primo ciclo di iniziative, FP CGIL, CISL FP, UILPA e CONFINTESA FP il 10 luglio terranno un’assemblea in Direzione Generale durante la quale verranno presentati i documenti scaturiti dalle assemblee e che verranno consegnati ai Vertici dell’Istituto.
Roma, 4 luglio 2019
G. Oberosler M. Molinari D. Di Cristo F. Savarese